da spedire al piu' presto ...
A: Babbo Natale - Polo Nord
e p.c.: Sua Eccellenza Wu Minglian - Ambasciatore della
Repubblica Popolare Cinese - via Bruxelles 56 - 00198 - Roma
Caro Babbo Natale,
per quest'anno vorrei chiederti
un regalo un po' particolare: vorrei che ti occupassi del caso di
una monaca buddhista tibetana; il suo nome e' Ngawang Samdrol.
Dopo essere stata condannata a tre anni di reclusione nel 1992
per aver partecipato ad una manifestazione pacifica a favore
dell'indipendenza del Tibet, l'anno successivo ha subito
un'ulteriore condanna ad altri sei anni per aver registrato
assieme ad altre detenute, su un'audiocassetta, poi fatta uscire
clandestinamente dal carcere, alcune canzoni e slogan
indipendentisti. E' stata piu' volte picchiata e torturata, tanto
da aver riportato danni permanenti ad entrambe le mani.
In questi giorni e' giunta la notizia che Ngawang Samdrol ha
ricevuto un'altra condanna a nove anni di reclusione, per alcune
mancanze disciplinari: per non essersi alzata in piedi
all'ingresso nella stanza di una funzionaria cinese e per aver
gridato "IL TIBET E' LIBERO!" mentre stava subendo una punizione.
In totale fanno 18 anni di carcere. Vedi, Babbo Natale, oggi
Ngawang ha 19 anni ed e' abbastanza difficile, per me, accettare
il fatto che dovra' rimanere in prigione sino al 2010, quando ne
avra' 33, dopo aver passato in carcere piu' di meta' della sua
vita. Sempre che, nel frattempo, non le venga incrementata ancora
la pena.
Ti chiedo quindi, come regalo per questo Natale, di fare qualcosa
per ottenere la liberazione di Ngawang Samdrol, condannata a 18
anni di carcere non per aver commesso dei delitti efferati, ma
solo perch ha chiesto, pacificamente e in modo non violento,
l'indipendenza del suo paese, il Tibet, occupato dalla Repubblica
Popolare Cinese dal 1949.
Con i miei migliori auguri di un felice Natale.