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Conferenza Tibet
Pobbiati Paolo - 17 dicembre 1996
Lettera a Babbo Natale

da spedire al piu' presto ...

A: Babbo Natale - Polo Nord

e p.c.: Sua Eccellenza Wu Minglian - Ambasciatore della

Repubblica Popolare Cinese - via Bruxelles 56 - 00198 - Roma

Caro Babbo Natale,

per quest'anno vorrei chiederti

un regalo un po' particolare: vorrei che ti occupassi del caso di

una monaca buddhista tibetana; il suo nome e' Ngawang Samdrol.

Dopo essere stata condannata a tre anni di reclusione nel 1992

per aver partecipato ad una manifestazione pacifica a favore

dell'indipendenza del Tibet, l'anno successivo ha subito

un'ulteriore condanna ad altri sei anni per aver registrato

assieme ad altre detenute, su un'audiocassetta, poi fatta uscire

clandestinamente dal carcere, alcune canzoni e slogan

indipendentisti. E' stata piu' volte picchiata e torturata, tanto

da aver riportato danni permanenti ad entrambe le mani.

In questi giorni e' giunta la notizia che Ngawang Samdrol ha

ricevuto un'altra condanna a nove anni di reclusione, per alcune

mancanze disciplinari: per non essersi alzata in piedi

all'ingresso nella stanza di una funzionaria cinese e per aver

gridato "IL TIBET E' LIBERO!" mentre stava subendo una punizione.

In totale fanno 18 anni di carcere. Vedi, Babbo Natale, oggi

Ngawang ha 19 anni ed e' abbastanza difficile, per me, accettare

il fatto che dovra' rimanere in prigione sino al 2010, quando ne

avra' 33, dopo aver passato in carcere piu' di meta' della sua

vita. Sempre che, nel frattempo, non le venga incrementata ancora

la pena.

Ti chiedo quindi, come regalo per questo Natale, di fare qualcosa

per ottenere la liberazione di Ngawang Samdrol, condannata a 18

anni di carcere non per aver commesso dei delitti efferati, ma

solo perch ha chiesto, pacificamente e in modo non violento,

l'indipendenza del suo paese, il Tibet, occupato dalla Repubblica

Popolare Cinese dal 1949.

Con i miei migliori auguri di un felice Natale.

 
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