Adnkronos, 19 marzo 1997
Il dalai Lama ed il Presidente taiwanese Lee Teng-hui vogliono spaccare la Cina. Le accuse sono state lanciate da Pechino in occasione della visita di sei giorni del leader spirituale tibetano a Taiwan. L'arrivo del Dalai Lama a Taipei è previsto per sabato prossimo ed il presidente Lee dovrebbe riceverlo nello stesso giorno. "Ambedue stanno lottando per lo stesso obiettivo: spaccare la Cina - sostiene l'editoriale di oggi del quotidiano in lingua inglese "China Daily" di Pechino - non si preoccupano affatto degli interessi della popolazione tibetana e taiwanese nè del destino della nazione". La Cina aveva lanciato un monito a Taipei affinché non invitasse il Dalai Lama perché, secondo Pechino, usa la religione per dividere il Paese. Il governo cinese, che considera Taiwan una provincia ribelle dal 1949 quando i cinesi nazionalisti sconfitti ad opera dei comunisti si rifugiarono a Formosa, teme che Lee ed il Dalai Lama potrebbero collaborare per la creazione di un movimento anticomunista. Invitato dall'Assoc
iazione buddista taiwanese, il Dalai Lama prevede di tenere due incontri di preghiera, uno a Taoyan, vicino a Taipei e l'altro nel porto di Kaohsiung. Il leader spirituale, nonché temporale dei tibetani, in un'intervista alla stampa taiwanese rilasciata all'inizio dell'anno, aveva espresso la speranza che la sua visita a Taiwan potesse essere utile a risolvere le "incomprensioni" tra tibetani e cinesi. sia Pechino che Taipei considerano il Tibet parte integrante della Cina, ma molti tibetani credono che invece dovrebbe essere indipendente.