Liberta' per Liu Xiaobo.
L'8 ottobre 1996, Liu Xiaobo, critico letterario e dissidente cinese, e' stato arrestato al suo domicilio da sette o otto poliziotti in borghese ed in uniforme. La sua abitazione e' stata perquisita e numerosi libri e documenti sequestrati. Il giorno dopo, il giornalista e' stato condannato, a seguito di decisione amministrativa, a tre anni di "rieducazione per mezzo del lavoro". Questo tipo di condanna non necessita di processo.
L'arresto del giornalista sarebbe legato ad una lettera aperta pubblicata qualche giorno prima, richiedente in primo luogo la liberta' di espressione, il diritto di formare dei partiti politici indipendenti ed invitando le autorita' ad aprire dei negoziati immediati con il Dalai Lama.
Liu Xiaobo aveva gia' conosciuto le celle cinesi per 19 mesi, dopo la Primavera di Pechino del 1989.
Marco Affatigato