Cina: liberazione per ragioni mediche ?
<> e' una delle condizioni poste dagli USA alla Cina per evitargli una condanna alla Commissione dei Diritti Umani delle Nazioni Unite.Nessuna lista di nomi non e' stata diffusa, ma si puo' sperare che tra questi prigionieri vi siano alcuni dei dodici giornalisti attualmente detenuti in Cina.
La liberazione di Xi Yang, il 25 gennaio scorso, non deve far dimenticare tutti coloro dei quali si sono perse le tracce, che si sa essere detenuti ma il cui luogo di detenzione e' mantenuto segreto.
La liberazione di Chen Ziming, avvenuta in novembre scorso, precisamente per ragioni mediche, non deve smobilitare coloro che si battono per Wei Jingsheng, Gao Yu, Yu Dongyue e Zhang Yafei - per i quali addirittura si teme per la loro vita. Le loro durissime condizioni di detenzione, i maltrattamenti - a volte le torture - a cui sono sottomessi, il rifiuto di accordargli cure mediche suscitano, e devono suscitare, in noi le peggiori inquietudini.
Wei Jingsheng, il piu' celebre dei dissidenti, fondatore della rivista "Exploration", fu arrestato il 1 aprile 1994. Aveva gia' trascorso circa 14 anni in carcere a seguito della prima "Primavera di Pechino" , nel 1979. Oggi e' detenuto nel campo di lavoro di Nanbao, una miniera di sale nella provincia di Hebei, nella stessa cella dove fu detenuto tra l'agosto 1989 ed il settembre 1993: due metri per due metri e mezzo, con porta ad inferriate e guardato a vista dai suoi guardiani. La temperatura puo' scendere fino a -20 in inverno e la cella non e' riscaldata.
Gao Yu e' una mamma di 52 anni. Detenuta dal 2 ottobre 1993 fu condannata a sei anni di carcere per aver divulgato "segreti di Stato". Collaboratrice di "China News Service", poi di "Wen Wei Po" e di "The Mirror Monthly", quest'ultime due pubblicazioni di Hong Kong, diveniva tra il novembre 1988 e giugno 1989 redattrice-capo aggiunta al settimanale "L'Hebdomadaire Economique", creato da Chen Ziming e Wang Juntao. Gao Yu malgrado che sia detenuta in una prigione opspedale, che detiene malati mentali, non riceve le cure mediche che necessita il suo stato di salute: e' infatti colpita da disturbi auditivi e da un angina pectore. Una grazia per ragioni mediche gli e' stata rifiutata il 12 gennaio scorso. Le autorita' cinesi esigevano in contropartita delle "confessioni" che lei ha rifiutato di dare. Suo figlio, che gli ha reso visita il 16 gennaio scorso, racconta che si trova in una cella con undici prigionieri di diritto comune.
La repressione in Cina ha raggiunto tali proporzioni che la dissidenza cinese e' virtualmente laminata. Quando non sono forzati all'esilio, gli oppositori al regime vengono arrestati. Qualsiasi tentativo di far sentire la propria voce contro la dittatura comunista e' severamente represso: ne testimonia l'arresto l'8 ottobre 1996 di Liu Xiaobo, condannato il giorno dopo a tre anni di "rieducazione per mezzo del lavoro" per aver osato domandare la liberta' di espressione nel suo paese.