Ginevra, 9 marzo 1997

Sono qui in rappresentanza del mio movimento politico per sostenere la lotta del popolo tibetano, che insieme a tanti altri popoli lotta per decidere il suo futuro, per la sua autodeterminazione. Il popolo tibetano lotta, come il popolo saraui, il popolo della Cecenia, il popolo della Padania, il popolo basco, il popolo curdo, e tanti altri popoli che lottano per decidere liberamente, democraticamente, pacificamente il loro futuro.

A volte oppressi in maniera brutale come il popolo del Tibet, come il popolo della Cecenia, come il popolo saraui, a volte semplicemente con ostilità politica, con impedimenti burocratici, con impedimenti legali. Ma noi sosteniamo che ogni popolo deve decidere democraticamente e liberamente del suo futuro, e ci auguriamo che non siano le pressioni economiche, non siano le pressioni politiche, non sia la moneta, il mercato, ma la libertà e gli ideali a prevalere. Per il Tibet e per tutti coloro che nel mondo vogliono la libertà.