Oggi al Parlamento ore 0:10 del 29 497
Conduce Miele
Servizio di Simona Sala
Miele: "E sempre in Senato, approvato all'unanimità un ordine del giorno, che impegni il governo italiano ad attivarsi nei confronti della Cina, per il rispetto dei diritti umani nel Tibet. Un ordine del giorno sollecitato anche dai radicali, con una manifestazione proprio davanti a Palazzo Madama. Simona Sala."
Sala: "Perché le mozioni sul Tibet? Perché questo paese, soprannominato il tetto del mondo, è stato invaso dalla Cina nel '50, e da allora lotta per l'autonomia, per difendere la propria identità religiosa, culturale ed etnica, negata anche con violenza dal governo cinese. Ma la Cina è una grande potenza anche commerciale, il tema è delicato. Solo due settimane fa l'Europa non ha trovato una posizione comune per condannare la violazione dei diritti umani. Oggi, il Senato ha fatto un primo passo, le mozioni sono divenute un Ordine del giorno, approvato da tutti i gruppi. Il primo firmatario, il verde Cortiana riconosce che il testo si è ammorbidito, nella denuncia dei soprusi subiti dal Tibet, ma sottolinea per la prima volta, che il parlamento è compatto nei contenuti. L'ordine del giorno impegna il governo italiano a sollecitare la Cina al rispetto dei diritti della persona e delle collettività locali. Il sottosegretario agli esteri, Toia, conferma meglio evitare l'irrigidimento della Cina, tenere aperto i
l dialogo e aiutare tutto il paese a diventare un paese di diritto."
7 giorni al Parlamento ore 15:15 del 03 597
Conduce Lopez
Notizia n.4
Servizio di Simona Sala
Interviste a: Francesca Scopelliti 30''
Fiorello Cortiana 26''
Patrizia Toia 28''
Lopez: "Un territorio quattro volte l'Italia, una popolazione di circa 2 milioni di abitanti, un gigantesco altopiano, il tetto del mondo: il Tibet. Una civiltà che non vuole sparire. Il diritto di esistere che è arrivato fin qui, sui banchi del nostro Parlamento. E poi la storia di un bambino di appena sei anni. Ma con una grande responsabilità. Questo è l'ultimo servizio, è di Simona Sala. Io vi saluto qui, vi ringrazio e arrivederci alla prossima settimana".
Sala: "Il Panchen Lama è la seconda autorità del buddismo tibetano, dopo il Dalai Lama. Il Panchen Lama è un bambino, a sei anni è scomparsa con tutta la sua famiglia in Cina. E' il più piccolo prigioniero politico del mondo. Non vuole la secessione, ma la vera autonomia, da quando l'esercito cinese invase il Tibet nel '50, da quando represse nel sangue la rivolta del '59, da allora il Dalai Lama è in esilio. La Cina vuole la modernizzazione e distrugge l'antica capitale del Tibet, Lhasa, ricostruendola in stile cinese. Vuole che il Tibet cancelli la propria lingua, la propria cultura, ne trasferisca la popolazione, organizza lezioni di patriottismo, una civiltà millenaria rischia di scomparire. Il Senato, questa settimana ha votato un ordine del giorno che impegna il governo italiano a sollecitare quello cinese al rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo. Un primo passo che ha messo d'accordo tutti i gruppi, anche se ha lasciato alcuni insoddisfatti."
Scopelliti: "Sono scontenta perché a mio avviso, dimentica la denuncia più grave, che è quella della violazione dei diritti che la Cina, il Governo cinese applica nei confronti del Tibet, di violenza nei confronti di un bambino segregato in un carcere speciale della Cina, di violenza di tanti detenuti politici, di violenza sulle donne, le quali sono soggette alla , sono costrette ad un aborto forzato, o anche a casi di sterilizzazione. Queste denunce vanno fatte se si parla di Tibet."
Sala: "Manifestano solitari sotto il Senato, i radicali transnazionali. Per un Tibet libero, organizzano i walkaround, della camminate intorno ai palazzi della politica, in tutto il mondo. Protestano perché l'ordine del giorno pare ammorbidito, rispetto alle precedenti versioni, ma il tema è delicato. La scorsa settimana a Ginevra, durante la sessione dell'ONU dedicata ai diritti umani, l'Europa non è riuscita a trovare una posizione unica, e la Cina ha rotto le relazioni diplomatiche con la Danimarca, che aveva presentato la risoluzione di condanna. Il primo firmatario dell'ordine del giorno, approvato dal Senato, lo spiega così."
Cortiana: "Secondo me ci sono due ordini di preoccupazioni: uno è quello di relazioni internazionali con una potenza di natura, vorrei dire demografica, prima ancora che politicomilitare, comunque anche politicomilitare, e l'altro aspetto che è un mercato potenziale enorme dal punto di vista commerciale, per le imprese e i paesi dell'occidente. L'ultimo e più preoccupante, riguarda le ingerenze economiche dei cinesi, pensate al contributo uscito alla campagna presidenziale americana a Clinton da parte della Cina."
Sala: "Trionfo della Real Politik, che forse ma non solo, c'è anche la difficoltà di individuare la giusta posizione, che non sia ingerenza nella sovranità di un altro paese, che non lo spinga a rompere le relazioni diplomatiche, ma anzi ad aprire il dialogo con il Dalai Lama. La pensa così il governo italiano."
Toia: "Siamo convinti che la posizioni di condanna rigida, le posizioni aprioristiche sono posizioni che interrompono ogni dialogo, quindi ogni possibilità di incidere, e anche di aiutare come noi stiamo facendo, attraverso per esempio la cooperazione universitaria o di esperti, perché parlando della Cina, si possa veramente andare ad uno stato di diritto con un corpo di norme giuridiche, una capacità di sviluppare tutte le branche del diritto, anche con l'aiuto della nostra cooperazione universitaria. Questo è promuovere i diritti umani, concretamente."