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Conferenza Tibet
Verni Piero - 22 luglio 1997
Sul Corriere di oggi, in un angolo di una pagina intera (giustamente) dedicata al dramma di O'Dell c'era, relegata in un angolino, una "notiziola" che metteva al corrente il lettore che in Cina ieri erano state eseguite altre 20 condanne a morte con le quali le esecuzioni capitali nella Repubblica Popolare Cinese arrivavano al centinaio negli ultimi 40 giorni. E in un, come dire, poco rassicurante schemino sulle nazioni "leader" in questa sgradevole competizione sempre la Cina figurava saldamente al comando nel 1996 con 3.500 (tremilacinquecento) condanne a morte eseguite... seguono distanziatissime (ma chissà forse potranno recuperare quest'anno) Ukaraina (167), Russia (140) etc. Buoni ultimi gli USA con "solo" 45 condanne a morte. Non sarebe ora di aprire una sorta di "campagna Cina" per quanto riguarda il dramma delle esecuzioni capitali? Mi rivolgo in particolare ai compagni di Nessuno Tocchi Caino che per autorevolezza, determinazione e capacità di intervento (la campagna su O'Dell ne è la migliore dim
ostrazione) sarebbero i più indicati per farla o, quantomeno per lanciarla. 3.500 esecuzioni nel 1996 e cento solo tra giugno e metà luglio di quest'anno mi sembrano un motivo abbastanza valido per proporre una idea del genere. Penso, ad esempio, al successo della Campagna Cina sui diritti umani lanciata l'anno scorso da Amnesty e che mi sembra abbia conseguito notevoli successi per quanto riguarda, almeno, l'immagine della Repubblica Popolare Cinese presso l'opinione pubblica.

Spero che questa proposta possa suscitare qualche risposta.

Piero Verni

 
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