Da un lancio dell'agenzia ADN-KRONOS
Ginevra, 22 ottobre - Per la prima volta esperti di diritti umani delle Nazioni Unite hanno incontrato senza testimoni 30 detenuti delle carceri cinesi, tra cui anche prigionieri politici. Lo ha reso noto John Mills, portavoce dell'Onu per i diritti umani precisando che l'indiano Kapil Sibal ed il francese Louis Joinet, erano stati invitati dal governo di Pechino per una missione di undici giorni. Membri del gruppo di lavoro dell'Onu sulla detenzione arbitraria, che fa capo alla Commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani, i due inviati presenteranno un rapporto dettagliato alla Commissione all'inizio del 1998.
Definendo la missione un ''successo'', Mills ha voluto ribadire che e' la prima volta che un team dell'Onu abbia potuto agire in questo modo in Cina, visitando prigioni finora vietate agli stranieri ed intervistando detenuti scelti da loro stessi.
Sibal e Joinet sono entrati nelle carceri a Lhasa, capitale tibetana, un centro di ''rieducazione attraverso il lavoro'' per donne ed un centro di detenzione per imputati in attesa di processo, a Shanghai. Hanno inoltre potuto accedere ad un carcere minorile a Chengdu, nella provincia del Sichuan, e alle celle di custodia del tribunale di Pechino.