Da un lancio dell'agenzia ANSA
Pechino, 22 ottobre - A quattro giorni dal primo vertice Sino-americano dell'amministrazione Clinton, aumentano gli appelli di dissidenti cinesi all'estero e in Cina per il rilascio di detenuti politici.
Da Wuhan, nella Cina meridionale, Qin Yongmin, ex operaio metalmeccanico, attivista del movimento democratico del 1978 che ha gia' scontato nove anni di carcere, sollecita il presidente americano a chiedere il rilascio dei dissidenti autori di un documento sui diritti civili ''carta della pace'' - Liu Nianchun, Li hai e Zhou Guoqiang - in carcere dal 1993.
Qin chiede anche il rispetto dei diritti dell'ex segretario generale del partito Zhao Ziyang, destituito nel 1989 per essersi opposto all'intervento armato che causo' la morte di almeno 300 persone nel massacro di Tiananmen.
L'immediato rilascio di Wei Jingsheng, il piu' noto dissidente cinese che ha gia' passato in carcere 18 dei suoi 47 anni, e' chiesto in due lettere aperte al Governo cinese dalla sua collaboratrice Tong Yi e dall'ex giornalista del 'Quotidiano del Popolo' Wu Xuecan, ambedue negli Stati Uniti.
Sempre dagli USA, la 'Federazione Indipendente degli Studenti e Studiosi Cinesi', ha scritto al capo dello Stato Jiang Zemin denunciando violazioni dei diritti umani, corruzione e la mancata riforma politica in Cina. I documenti sono giunti oggi via fax a corrispondenti esteri a Pechino.