SULLA LIBERAZIONE DEL PIU' FAMOSO DISSIDENTE CINESE, WEI JINGSHENG:
TORINO E' STATA LA PRIMA CITTA' ITALIANA AD APPROVARE, UN ANNO FA, UN ORDINE DEL GIORNO A SOSTEGNO DELLA CANDIDATURA DI WEI JINGSHENG AL PREMIO NOBEL PER LA PACE.
TORINO SARA' LA PRIMA CITTA' ITALIANA A CONFERIRE LA CITTADINANZA ONORARIA A WEI JINGSHENG?
Giulio Manfredi, esponente del Partito Radicale, ha dichiarato:
"La liberazione di Wei ha molti punti in comune con la liberazione di Sacharov e di altri dissidenti sovietici venti anni fa; la dittatura comunista , di fronte alla mobilitazione dell'opinione publica internazionale, preferisce liberarsi di personaggi ormai scomodi per non farne dei martiri e degli eroi.
La liberazione di Wei premia gli sforzi del Partito Radicale transnazionale e transpartito, di Human Rights in China e delle altre organizzazioni che si battono per i diritti civili di un miliardo di cinesi; il regime di Pechino ha dovuto privarsi del suo più famoso prigioniero; ne restano 600.000 nei laogai, i gulag cinesi; come vent'anni fa nei confronti dell'Unione Sovietica, oggi nei confronti della Cina la lotta è ancora lunga, ma Wei libero testimonia che esiste una ragionevole speranza di vittoria.
Il Consiglio Comunale di Torino approvo' all'unanimità il 9 dicembre 1996 un ordine del giorno (primo firmatario Carmelo Palma) di sostegno alla candidatura di Wei Jingsheng a Premio Nobel per la Pace 1997; sostennero tale candidatura anche numerosi professori universitari, fra cui Gianni Vattimo ed il Rettore Rinaldo Bertolino.
Rivolgo un appello affinchè nel nuovo Consiglio Comunale ci si attivi per il conferimento della cittadinanza onoraria a Wei Jingsheng; il consigliere comunale Silvio Viale, iscritto al Partito Radicale, ha già dato la propria disponibilità. Mi auguro che la proposta incontri tante adesioni quante quelle raccolte un anno fa sull'ordine del giorno.".
Torino, 17 novembre 1997