< LIBERTA' PER IL TIBET/DEMOCRAZIA PER LA CINA-FAX N.67 >
Bollettino di informazione sulle campagne del Partito Radicale
transnazionale per la libertà del Tibet e per la democrazia in Cina.
Numero 67 del 24 febbraio 1998
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Since periods of great change such as the present one come so rarely in human history, it is up to each of us to make the best use of our time to help create a happier world". Tenzin GYATSO,the Fourteenth
Dalai Lama, 1992
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>>>Pubblicato in inglese, francese, spagnolo, italiano, ungherese e croato.
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RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO
SULLA NOMINA DI UN RAPPRESENTANTE SPECIALE DELL'UNIONE EUROPEA PER IL TIBET
Il Parlamento europeo,
- viste le sue precedenti risoluzioni sulla Repubblica popolare cinese e il Tibet,
A. sottolineando che ha chiesto a più riprese al Consiglio e alla Commissione di elaborare una politica estera comune nei riguardi della Cina, in particolare sulla situazione in Tibet,
B. reiterando le sue preoccupazioni circa la sorte del Panchen Lama, Gedhun Choeky Nyima, e della sua famiglia,
C. considerando le controversie suscitate dal primo progetto dell'Unione europea in Tibet, il Panam Project, che non consentirebbe alle ONG l'accesso alla regione,
D. compiacendosi per la liberazione del dissidente cinese Wei Jingsheng, premio Sacharov nel 1996,
1. chiede al Consiglio e alla Commissione di nominare un rappresentante speciale dell"Unione per il Tibet, incaricato di prendere tutte le iniziative perchè venga dato seguito alle richieste dell"Unione per quanto riguarda la situazione dei diritti civili e politici in Tibet, con l'incarico di seguirne l'evoluzione;
2. chiede al Consiglio e alla Commissione di compiere i passi necessari per ottenere tutte le informazioni sulla sorte del Panchen Lama, Gedhun Choeky Nyima, e della sua famiglia e di prendere tutte le iniziative possibili per dare seguito alle richieste più volte espresse da questo Parlamento per la liberazione del tibetano Nawang Chophel, così come di Wang Dan e M. Hada;
3. si compiace della decisione delle autorità cinesi di riaprire il dialogo con l'Unione europea sui diritti umani e dell'annuncio che la Cina è disponibile a firmare la Convenzione internazionale sui diritti civili e politici;
4. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi degli Stati membri, al governo della Repubblica popolare cinese e al governo tibetano in esilio.
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PE/Cina/Tibet/risoluzione d'urgenza:
Comunicato stampa
TIBET: IL PARLAMENTO EUROPEO CHIEDE LA NOMINA DI UN RAPPRESENTANTE SPECIALE DELL'UE PER IL TIBET
DICHIARAZIONE DI OLIVIER DUPUIS, DEPUTATO EUROPEO E SEGRETARIO DEL PARTITO RADICALE
Strasburgo, venerdi 16 gennaio 1998. Su iniziativa dei gruppi parlamentari radicale e verde, il Parlamento europeo ha approvato, a larghissima maggioranza, una risoluzione d'urgenza che "chiede al Consiglio e alla Commissione di nominare un rappresentantespeciale dell'UE per il Tibet, incaricato di prendere tutte le iniziative necessarie perché venga dato seguito alle richieste dell'Unione per quanto riguarda i diritti civili e politici in Tibet, e di seguirne l'evoluzione". Nella sua risoluzione il PE chiede inoltre che il Consiglio e la Commissione prendano le misure necessarie in favore della liberazione del Panchen Lama, del presidente del Movimento della Mongolia interna, Hada, di Wang Dan e del tibetano Chopel.
Dichiarazione di Olivier Dupuis, Segretario del Partito Radicale e membro del gruppo ARE:
"Ancora una volta il Parlamento eruopeo chiede a Consiglio e Commissione di intervenire in favore del Tibet, indicandogli una misura estremamente concreta: la nomina di un rappresentante dell'UE per il Tibet. Mi auguro che sarà ben presto seguita da effetti pratici e che permetterà a Sir Leon Brittan e all'attuale Presidente del Consiglio di rompere con un'abitudine che vuole che Commissione e Consiglio facciano prova delle loro capacità, del loro ingegno e della loro tenacia solo quando si tratta di questioni economiche e commerciali."
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STRASBURGO, SESSIONE PLENARIA
TIBET: DIBATTITO SULLA RISOLUZIONE D'URGENZA
Giovedì 15 gennaio 1998
Intervento di Olivier Dupuis (ARE)
Signor Presidente, su questo punto vorrei innanzitutto dire alla Commissione che il nostro contenzioso con essa comincia ad appesantirsi. Evidentemente l'interessato non è il Commissario van den Broek, ma il suo collega Sir Leon (Brittan, ndlr). il nostro Parlamento ha accumulato, da tre anni, un certo numero di risoluzioni assai precise sulla questione del Tibet e della Repubblica Popolare di Cina. Spesso abbiamo avuto delle belle risposte da parte di Sir Leon, ma le nostre richieste non hanno suscitato alcuna azione, né alcun seguito: non abbiamo risposta per quanto riguarda il Panchen Lama; non abbiamo alcuna risposta riguardo al signor Hada; non abbiamo alcuna risposta riguardante il signor Wang Dan; non abbiamo alcuna risposta a riguardo della questione importantissima dell'apertura di un dialogo con il Dalai Lama. Sarebbe quindi ora che la Commissione impiegasse i poteri che le sono propri. Se Sir Brittan consacrasse l'1 % dell'inventiva e della creatività che utilizza per gli aspetti economici e comme
rciali di tali questioni, sono sicuro che otterrebbe dei risultati. Ritendo dunque che adesso sia estremamente urgente che la Commissione e che Sir Leon in particolare, comincino a darci delle risposte precise su tutte le domande che il Parlamento ha ripetuto da due anni a questa parte.
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Il Premio Nobel per Wei Jingsheng e Wang Dan:
Comunicato stampa
DEMOCRAZIA IN CINA: PIU' DI 200 PARLAMENTARI E PROFESSORI UNIVERSITARI DEPOSITANO LA CANDIDATURA DI WEI JINGSHENG E DI WANG DAN AL PREMIO NOBEL DELLA PACE 1998
DICHIARAZIONE DI OLIVIER DUPUIS, SEGRETARIO DEL PARTITO RADICALE E DEPUTATO EUROPEO.
Bruxelles, 3 febbraio 1998. Il Partito Radicale transnazionale e Human Rights in China hanno fatto pervenire all'Istituto per il Premio Nobel della Pace di Oslo oltre 200 firme di parlamentari e professori universitari in appoggio alla candidatura di Wei Jingsheng e di Wang Dan al Premio Nobel della Pace 1998.
Dichiarazione di Olivier Dupuis, deputato europeo e segretario del Partito Radicale transnazionale:
"Per il terzo anno consecutivo, il Partito Radicale e Human Rights in China hanno depositato la candidatura di Wei Jingsheng al Premio Nobel della Pace. Quest'anno, la campagna associa a Wei Jingsheng, veterano della lotta per la democrazia in Cina Wang Dan, simbolo della generazione di Tien An Men. Ora, non ci resta altro che sperare che il Comitato del Nobel decida - finalmente di sostenere gli sforzi delle centinaia di migliaia di Cinesi che, come Wei Jingsheng e Wang Dan, lottano giorno dopo giorno in favore della "quinta" e vera modernizzazione della Cina: la democrazia e la libertà. Al prezzo, molto spesso, della propria libertà."
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UNA PIAZZA/STRADA PER IL TIBET:
Nuove adesioni
Aderisce all'iniziativa la Città di BERNEX, in Svizzera. Il totale dei sindaci che hanno aderito alla campagna è di 30
Belgio 3
Francia 10
Italia 13
Repubblica Ceca 1
Spagna 1
Svizzera 2
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Totale 30