Per chi interessa....
Quasi sempre il Panchen Lama viene descritto come "seconda carica spirituale - qualche volta addirittura 'religiosa' - del buddismo tibetano". La prima dovrebbe essere il Dalai Lama. Vorrei porre l'attenzione su questo aspetto per aiutare la comprensione di questo dualismo, molte volte politico.
Il Dalai Lama e il Panchen Lama appartengono entrambi alla scuola buddista dei Gelug-Pa, nata nel XV secolo dalla riforma di Tsongkhapa. La scuola dei Gelug-Pa fonda la sua legittimita', cosi' come le tre altre grandi scuole buddiste tibetane (Nyingma-Pa, Sakya-Pa, Kagyu-Pa), nelle tre grandi divisioni del buddismo (Hinayana, Mahayana, Vajrayana). Le lotte intestine e i legami con i mongoli permisero ai Gelug-Pa di assumere il potere politico a meta' del XVII secolo. Alcuni religiosi, ma anche persone comuni, sono riconosciuti come emanazioni di 'bodhisattva' (risvegliato, pronto a diventare un Buddha, ma che decide di restare nel mondo della sofferenza dove la sua attivita' e' pura compassione).
I tibetani ritengono il Panchen Lama un'emanazione di Amitabha (Opame), il Buddha della Luce Infinita e ritengono Opame il padre spirituale di Chenrezig (Avalokiteshvara in sanscrito), il bodhisattva della perfetta compassione. Il Dalai Lama e' la reincarnazione-emanazione di Chenrezig, considerato protettore del Tibet. La leggenda narra che Chenrezig assunse le sembianze di una scimmia, si innamoro' di una figura demoniaca femminile (un'orca) e dalla loro unione nacquero sei figli, gli antenati del popolo tibetano.
Su questa elaborazione spirituale si puo' concludere che il Panchen Lama ha un rango piu' elevato rispetto al Dalai Lama ed e' quindi errato definire il Panchen Lama come "seconda carica spirituale del Buddismo tibetano". Non e' "seconda" e non e' del "buddismo tibetano".
Una ragione in piu' per spingere le autorita' di Pechino a cercare i favori del Panchen Lama. E a tenere in ostaggio quello riconosciuto dal Dalai Lama. Il monastero di Tashi Lumpo, sede dei Panchen Lama, fu uno dei pochi monasteri che non subi' le terribili distruzioni della Rivoluzione Culturale. La storia delle relazioni politiche con Pechino del X Panchen Lama e' credo nota a tutti, a conferma di quanto sia strategicamente importante la sua figura, il suo rango per comprendere l'evoluzione della lotta per la liberta' del Tibet occupato. E per non definirlo piu' "seconda carica religiosa del buddismo tibetano".
Un altro "errore - orrore" che ogni tanto affiora in documenti, articoli, interviste ecc. concerne la definizione di buddismo tibetano; molte volte si utilizza impropriamente il concetto di "lamaismo". Concetto che ingenera molta confusione. Ma questa e' un'altra storia...
Om...- ))