(Il Giornale, quotidiano, Italia, 11 gennaio 2000)
MISTERIOSI SICARI SULLE TRACCE DEL PICCOLO BUDDHA
Killer sguinzagliati a caccia del giovane, nascosto in un luogo segreto dell'India.
Da New Delhi. Misteriosi assassini sono a caccia del 'Buddha vivente', il quattordicenne monaco tibetano Ugyen Trinley Dorje arrivato in India la settimana scorsa dopo un'avventurosa fuga dalla Cina.
Secondo funzionari della polizia indiana la vita del giovane e' 'in serio pericolo' a causa di 'concrete minacce' che vengono 'da piu' parti'. Per questa ragione il giovane - che ha trascorso una settimana in una foresteria di Dharamsala, la cittadina del nord dell'India dove risiede da quarant'anni il Dalai Lama, massimo esponente del buddhismo tibetano in esilio - e' stato trasferito in una localita' tenuta segreta.
Intanto le autorita' indiane hanno negato di avere ricevuto alcuna richiesta da parte del governo tibetano in esilio per garantire asilo politico al famoso monaco buddhista. E' arrivata a Dharamsala la coordinatrice speciale presso il Dipartimento di Stato americano, Julia Taft, che visitera' diversi campi profughi tibetani. Funzionari hanno smentito che la visita della Taft sia legata in qualche modo all'arrivo del giovane monaco. E fonti di Dharamsala hanno riferito che la Taft non incontrera' ne' il Dalai Lama ne' il Karmapa Lama. Il portavoce del Foreign office ha aggiunto che non vi sono stati contatti finora con il governo cinese e ha confermato che per ragioni di sicurezza il giovane monaco e' stato trasferito in un monastero poco lontano da Dharamsala. Secondo una televisione privata indiana, un ministro del governo tibetano in esilio, avrebbe riferito che nessuna richiesta di asilo e' stata presentata ma che accetterebbero l'offerta se Nuova Delhi la presentasse. Un'offerta che sarebbe considerata
un 'gesto umanitario' dato che oltre centomila tibetani vivono in India come rifugiati da molti anni.
Il mistero che continua a circondare ancora le circostanze della fuga del giovane, considerato dai buddhisti tibetani la diciassettesima reincarnazione del Karmapa, cioe' l'autorita' spirituale piu' importante dopo il Dalai Lama e il Panchen Lama. Secondo le ricostruzioni piu' attendibili il ragazzo sarebbe fuggito dal suo monastero alla fine di dicembre e avrebbe raggiunto Dharamsala, passando per il Nepal, dopo una settimana di massacrante marcia sull'altopiano tibetano battuto dalle tempeste di neve invernali.
Il giovane Karmapa e' al centro di una controversia degna di un romanzo di avventure nella quale si intrecciano la lotta tra i piu' potenti Lama tibetani per il controllo della comunita' in esilio e quella tra i servizi segreti dell'India e della Cina.