/2001. ( ) proposta di risoluzione sul Tibet
Il Parlamento ungherese
considerando l'identita' etnica e religiosa del Tibet e le sue caratteristiche storiche come patrimonio comune dell'intera umanitá;
avendo presente il contrasto tra le autoritá e la popolazione locali in seguito alla politica della Repubblica Popolare Cinese condotta nel Tibet; con particolare riguardo ai trasferimenti, al cambiamento intenzionale delle proporzioni etniche, ai tentativi violenti di cambiare l'identitá e alla violenza praticata contro i movimenti politici nel luogo;
appellando al principio generale dell'autodeterminazione internazionalmente approvata;
riconoscendo la lotta del popolo tibetano per la propria autonomia e per la conservazione del proprio patrimonio singolare;
continuando la tradizione ungherese, che fu iniziata da Korosi Csoma Sandor, per conoscere e presentare la vita tibetana collegandola con il desiderio di salvaguardare l'identitá;
considerata l'Insurrezione di Lhasa del 1959 contro il regime di Pechino che termino' con l'incarcerazione e l'uccisione di migliaia di tibetani e l'esilio del Dalai Lama e di altre decine di migliaia di tibetani;
ricordando che, nel 1989 il Dalai Lama aveva ricevuto il Premio Nobel per la Pace e che al consegnamento del premio aveva chiesto all'opinione pubblica internazionale di sostenere una soluzione pacifica della questione tibetana;
paragonando la rivoluzione ungherese del 1956 con l'Insurrezione tibetana del 1959;
e' dell'opinione che sia desiderabile che la Repubblica Popolare Cinese rispetti i diritti umani internazionalmente riconosciuti e che cessi con il praticare della violenza;
chiede al Governo della Repubblica Ungherese , conforme alla risoluzione del Parlamento Europero del 6 luglio 2000, e concordando col le posizioni del Consiglio d'Europa e dell'ONU, di sostenere ai fori internazionali l'avvio di negoziati tra la Repubblica Popolare Cinese e il Dalai Lama su uno statuto nuovo per il Tibet, che possa garantire l'autonomia del Tibet a livello politico, economico, sociale e culturale.
Giustificazione
Consideriamo importante che il Parlamento prenda posizione anche sul caso del Tibet. Nel 1956 anche il popolo ungherese lottando per la propria liberta' richiedeva solidarieta', e da molti paesi del mondo l'aveva ottenuta, e cio' ha dato forza alla sua lotta. Riteniamo, dopo aver ottenuto la nostra liberta', ad avere lo stesso dovere di esprimere la nostra solidarieta' e comprensione per la lotta di liberta' di un'altro popolo.
A favore di una soluzione pacifica della questione tibetana si sono espressi il Parlamento Europeo, il Consiglio d'Europa e numerosi parlamenti di paesi occidentali. Al Parlamento ungherese una iniziativa simile e' stata condotta da Ivan Szabo nel 1996, al testo della quale si basa in gran parte la presente proposta.
Budapest, marzo 2001
Dr. Fodor Gabor - SZDSZ
Dr. Csapody Miklos - MDF
Potapi Arpad - FIDESZ-MPP
Donath Laszlo - MSZP
Oroshazy Gyorgy - FKGP