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Conferenza Tribunale internazionale
Partito Radicale Roma - 24 maggio 1997
BOSNIA: BASSIOUNI, MENO BUROCRAZIA AI PROCESSI ALL'AJA (2)
PRESENTATE 575 TESTIMONIANZE DI STUPRI ETNICI

(Adnkronos) - L'indagine di Bassiouni e' stata un'indagine condotta interamente sul campo: "se rimanevo nel mio enorme ufficio che mi era stato dato a Ginevra, avrei

forse capito piu' i gioghi politici". Ma forse non sarebbe riuscito a presentare all'Aja - nell'ambito del suo rapporto di 3300 pagine, dal quale il professor e ha nei messi scorsi pubblicato in Italia il Libro "Indagine sui crimini di guerra nell'ex-Jugoslavia" - 223 testimonianze 575 dichiarazioni giurate dove le vittime erano conosciute ed identificavano lo strupatore. Raccolte da dieci squadre - composta ognuna da tre donne, un giurista, una psicologa ed una interprete - che hanno lavorato sul campo per rotto settimane.

E soprattutto e' stato dimostrato che esisteva da parte serbo bosniaca una strategia di pulizia etnica che comprendeva anche lo stupro, per offendere le donne e spingere le loro famigli ad abbandonare le loro case. "Abbiamo trovato due ufficiali sloveni che all'epoca erano dell'Esercito jugoslavo che dicono che al Dipartimento di guerra psicologica esisteva sin dal 1989 il piano della pulizia etnica che avrebbe incluso anche lo stupro etnico".

Questo ha portato che delle 74 persone attualmente incriminate all'Aja, molti hanno fra i capi d'imputazione lo stupro inteso come crimine di guerra o rato contro l'umanita'. "Vi era una tesi di considerarlo nella fattispecie come genocidio, ma non e' stato accettato" spiega il giurista, considerato uno delle massime autorita' nel campo dei diritti umani e nei processi per i crimini di guerra. (segue)

 
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