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Conferenza Tribunale internazionale
Palumbo Stefano - 29 settembre 1997
ONU: CONCLUSA CONFERENZA SU TRIBUNALE INTERNAZIONALE
Siracusa, 20 settembre 1997

Si sono chiusi oggi i lavori della Conferenza Internazionale sullo studio delle misure per evitare l'impunità per i crimini di guerra e per le violazioni dei diritti dell'uomo, organizzata a Siracusa dall'Istituto Superiore Internazionale di Scienze Criminali in cosponsorship con il Comitato "Non C'è Pace Senza Giustizia" ed altre 25 tra le più prestigiose organizzazioni non governative.

A conclusione dei lavori, l'assise che vedeva oltre 120 esperti di diritto penale internazionale provenienti da 35 Paesi del mondo ha adottato una risoluzione finale con la quale è stata riaffermata la necessità assoluta di garantire che non esista più l'impunità che oggi impedisce di giudicare gli autori di atrocità, massacri e ai altre gravi violazioni di diritti umani.

Nello stesso documento è stata sottolineata l'importanza del processo negoziale che dovrà portare nel giugno del 1998 i Paesi membri delle Nazioni Unite a riunirsi a Roma per l'istituzione del Tribunale penale internazionale permanente per giudicare i crimini contro l'umanità, i crimini di guerra e i genocidi. Tutti i partecipanti hanno convenuto dell'assoluta necessità che questo percorso sia concluso a Roma scongiurando le manovre dilatorie già in corso per rinviare alle calende greche questa tappa fondamentale per un nuovo diritto internazionale.

Ricordiamo che la Conferenza si era aperta il 17 settembre alla presenza del Prof. Cherif Bassiouni, Marco Pannella e il Presidente di Trinidad e Tobago Arthur Robinson, e che aveva ospitato i messaggi del Ministro degli Esteri Lamberto Dini e della Commissaria Europea Emma Bonino, nonché del Presidente Jimmy Carter e del Segretario Generale dell'ONU Kofi Annan, tutti riconducibili ad un unico principio fondamentale: che non può esserci una pace vera e duratura senza una giustizia certa. Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ad oggi si sono svolti nel mondo oltre 200 conflitti fra guerre civili ed internazionali. Si stima che 70 milioni di persone siano state uccise in questi conflitti, il doppio delle vittime delle due guerre mondiali messe insieme. La maggior parte di queste morti sono riconducibili a genocidi, crimini contro l'umanità e crimini di guerra che il mondo ha ripetutamente condannato. Ma coloro che hanno commesso questi crimini troppo frequentemente non sono stati processati, non sono stati

condotti davanti ad un tribunale che potesse giudicarli per le atrocità commesse. A Siracusa si è detto basta: questa impunità deve finire.

 
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