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Conferenza Tribunale internazionale
Palumbo Stefano - 17 ottobre 1997
Da un lancio ANSA del 12 settembre 97 alle ore 17:08
ONU: CRIMINI DI GUERRA, BONINO PER TRIBUNALE PERMANENTE

La Valletta - Bisogna che la comunità internazionale superi tutti gli ostacoli giuridici che vengano prese le decisioni politiche necessarie per approvare senza altri indugi lo statuto per un tribunale internazionale permanente alla conferenza di Roma nel giugno 1998. Lo ha dichiarato qui stamane il commissario europeo per gli aiuti umanitari, Emma Bonino, all'apertura dei lavori di una conferenza regionale per il Mediterraneo indetta dal Movimento "Non C'è Pace Senza Giustizia"". La creazione da parte del consiglio di sicurezza dell'ONU di tribunali ad hoc all'Aia e ad Arusha per processare quelli accusati di genocidio rispettivamente nell'ex-Jugoslavia e in Ruanda, è stato un passo avanti, ma non è una soluzione per stabilire in modo concreto un deterrente contro l'umanità dei criminali di guerra. Solo un tribunale permanente può creare questo deterrente, e non c'è tempo da perdere, ha insistito la Bonino. Grazie alla documentazione fornita dai mass media, non possiamo fingere che tali crimini non esistono

, ha aggiunto. Dobbiamo accelerare i tempi per stabilire un tribunale permanente entro il '98. Tale tribunale non sostituirà i tribunali nazionali, ma entrerà in funzione solo se i tribunali nazionali, ma entrerà in funzione solo se i tribunali nazionali non vogliono o non possono processare tali criminali. Come difensore dei diritti umani la Bonino però si è dichiarata contro la pena di morte, anche per i criminali di guerra".

Come commissario europeo per gli aiuti umanitari questa campagna è molto importante per lei, ha continuato, l'Europa continuerà a dare aiuti umanitari alle vittime di guerre e persecuzioni, ma certamente sarebbe molto meglio prevenire tali situazioni - e la creazione di un tribunale penale internazionale permanente sarebbe un deterrente molto importante ed efficace. L'idea ha il pieno sostegno della Commissione Europea, anche nell'ambito dell'ONU, mentre il parlamento europeo ha approvato numerose risoluzioni in tal senso, ha detto. Ovviamente l'istituzione di un tribunale internazionale incontra delle resistenze, anche da parte di certi giuristi - perciò bisogna prendere delle decisioni politiche, per esempio sul ruolo del Consiglio di sicurezza. La cosa migliore è di stabilire una data entro la quale il tribunale entrerà in funzione. La conferenza è stata diretta anche dal primo ministro maltese Alfred Sant, che ha riferito agli sforzi fatti dall'ONU sin dal suo inizio, per stabilire un tribunale del gener

e. Purtroppo la comunità internazionale non è stata in grado di raggiungere un accordo sulla giurisdizione e lo scopo di tale tribunale, ma le atrocità nell'ultimo decennio, in particolare modo in Jugoslavia e Ruanda, hanno sottolineato l'urgenza di trovare una soluzione del problema.

La decisione dell'Assemblea generale dell'ONU di convocare una conferenza a Roma l'anno prossimo per stabilire il tribunale permanente ha il pieno sostegno di Malta ha detto Sant. Alle difficoltà sul percorso verso questa realizzazione ha riferito anche il senatore Sergio Stanzani, presidente di "Non C'è Pace Senza Giustizia". "Il nodo sta nella necessità che ovunque cresca la consapevolezza che occorre ed indilazionabile perché esitazioni, timore, resistenze, possono venire superate, perch<è una larga maggioranza dei paesi membri dell'ONU arrivi a concordare su questa svolta storica". Il leader radicale Marco Pannella, uno dei partecipanti alla conferenza di Malta, ha commentato: "Mi sembra che stiamo compiendo un buon lavoro sulla linea mai interrotta da noi Radicali, credenti nelle grandi lotte contro lo sterminio nel mondo, ponendo il problema del diritto alla vita e della vita del diritto. Riteniamo che entro il 1998 l'Italia possa ritornare a riacquistare una posizione di primissimo piano e di primiss

imo merito per creare una giurisdizione planetaria internazionale in un momento sicuramente di straordinaria, storica importanza". La conferenza, che si sta svolgendo alla Fondazione per gli Studi Internazionali della Valletta, si concluderà domani.

 
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