Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
lun 23 giu. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Tribunale internazionale
Palumbo Stefano - 19 ottobre 1997
L'UNITA' 13 SETTEMBRE 1997

LA COMMISSARIA BONINO: "SUI CRIMINI DI GUERRA SERVE UN TRIBUNALE PERMANENTE DELL'ONU"

L'idea ha il sostegno della Commissione UE

Bisogna che la comunità internazionale superi tutti gli ostacoli e che vengano prese le decisioni politiche necessarie per approvare senza altri indugi lo statuto per un tribunale internazionale permanente alla conferenza di Roma nel giugno del 1998. Lo ha dichiarato ieri il commissario europeo per gli aiuti umanitari Emma Bonino, a Malta. La creazione da parte del consiglio di sicurezza dell'ONU di tribunali ad hoc all'Aia e ad Arusha per processare quelli accusati di genocidio rispettivamente nell'ex-Jugoslavia e in Ruanda, è stato un passo avanti, ma non è una soluzione per stabilire in modo concreto un deterrente contro l'impunità dei criminali di guerra. Solo un tribunale permanente può creare questo deterrente e non c'è tempo da perdere, ha insistito la Bonino. Grazie alla documentazione fornita dai mass media, non possiamo fingere che tali crimini non esistano, ha aggiunto. Dobbiamo accelerare i tempi per stabilire un tribunale entro il 98. Tale tribunale non sostituirà i tribunali nazionali, ma entr

erà in funzione solo se i tribunali nazionali non vogliono o non possono processare tali criminali. Come difensore dei diritti umani la Bonino però si è dichiarata contro la pena di morte, anche per i criminali di guerra. Come Commissario europeo per gli aiuti umanitari questa campagna è molto importante per lei, ha continuato, l'Europa continuerà a dare aiuti umanitari alle vittime di guerre e persecuzioni, ma certamente sarebbe molto meglio prevenire tali situazioni - e la creazione di un tribunale internazionale penale permanente sarebbe un deterrente molto importante ed efficace. L'idea ha il pieno sostegno della Commissione europea, anche nell'ambito dell'ONU, mentre il Parlamento europeo ha approvato numerose risoluzioni in tal senso, ha detto. Ovviamente l'istituzione di un Tribunale internazionale incontra delle resistenze, anche da parte di certi giuristi - perciò bisogna prendere delle decisioni politiche, per esempio sul ruolo del consiglio di sicurezza. La cosa migliore è di stabilire una data en

tro la quale il tribunale entrerà in funzione. La conferenza è stata diretta anche dal primo ministro maltese Alfred sant, che ha riferito agli sforzi fatti dall'ONU sin dal suo inizio, per stabilire un tribunale del genere. Purtroppo la comunità internazionale non è stata in grado di raggiungere un accordo sulla giurisdizione e lo scopo di tale tribunale, ma le atrocità nell'ultimo decennio, in particolar modo in Jugoslavia e Ruanda, hanno sottolineato l'urgenza di trovare una soluzione del problema.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail