CONFERENZA A MALTA
EMMA BONINO: "SUBITO UN TRIBUNALE PERMANENTE PER I CRIMINI DI GUERRA"
Di G.Genovese
Circa 70 giuristi, accademici e politici da 19 paesi, la maggior parte Stati dell'area mediterranea, partecipano in una conferenza regionale che si è aperta ieri e si concluderà oggi per discutere l'istituzione di un tribunale penale internazionale permanente entro il 1998. La conferenza, la seconda di una serie di sei indette dal movimento "Non C'è Pace Senza Giustizia" è stata aperta ieri mattina dal Commissario europeo Emma Bonino e dal primo ministro di Malta Alfred Sant. Secondo il Senatore Pietro Milio della Lista Pannella: "E' indispensabile e inderogabile il perseguimento dello scopo dell'istituzione del tribunale criminale permanente perché sorvegli l'applicazione del diritto e dei diritti in tutto il mondo utilizzando anche , ovviamente, un metro equivalente per tutti i popoli e per titti i crimini da chiunque commessi". Da parte sua il professor Giovanni Conso, ex ministro di Grazia e Giustizia, ha descritto il convegno come "un'altra tappa del laborioso cammino verso la sempre più necessaria is
tituzione di un tribunale penale internazionale permanente. "Bisogna che la comunità internazionale superi tutti gli ostacoli giuridici e che vengano prese le decisioni politiche necessarie per approvare senza altri indugi lo statuto per un tribunale penale internazionale permanete alla conferenza di Roma del giugno del 1998"., ha detto il Commissario Europeo per gli aiuti umanitari Emma Bonino. La creazione da parte del Consiglio di Sicurezza dell'ONU di tribunali ad hoc all'Aia e ad Arusha per processare quelli accusati di genocidio rispettivamente nell'ex-Jugoslavia e in Ruanda è stato un passo avanti, ma non è la soluzione per stabilire in modo concreto un deterrente contro l'impunità dei criminali di guerra. Solo un tribunale permanente può creare questo deterrente e non c'è tempo da perdere, ha insistito la Bonino. "Grazie alla documentazione fornita dai mass media non possiamo fingere che tali crimini non esistono" ha aggiunto. "Dobbiamo accelerare i tempi per stabilire un tribunale permanente entro
il '98. Esso non sostituirà i tribunali nazionali, ma entrerà in funzione solo se questi non vogliono o non possono processare tali criminali". Come difensore dei diritti umani la Bonino però si è dichiarata contro la pena di morte anche contro i criminali di guerra. Come commissario europeo per gli aiuti umanitari questa campagna è molto importante per lei, ha continuato, l'Europa continuerà a dare aiuti umanitari alle vittime di guerre e persecuzioni, ma certamente sarebbe molto meglio prevenire tali situazioni e la creazione di un tribunale penale internazionale permanente sarebbe un deterrente molto importante ed efficace. L'idea ha il piano sostegno della Commissione Europea anche nell'ambito dell'ONU, mentre il parlamento europeo ha approvato numerose risoluzioni in tal senso, ha detto. Ovviamente l'istituzione di un tribunale internazionale incontra delle resistenze, anche da parte di certi giuristi, perciò bisogna prendere delle decisioni politiche, per esempio sul ruolo del consiglio di sicurezza.
La cosa migliore è di stabilire una data entro la quale il tribunale entrerà in funzione. La conferenza è stata diretta anche dal primo ministro di Malta Alfred Sant, che ha riferito agli sforzi fatti dall'ONU sin dal suo inizio, per stabilire un tribunale del genere.