CONVEGNO A SIRACUSA
ISTITUIRE AL PIU' PRESTO UN TRIBUNALE PERMANENTE CONTRO I CRIMINI DI GUERRA
Di Laura Valvo
Un passo avanti lungo la strada che dovrà portare alla costituzione di un Tribunale permanente internazionale per i crimini di guerra e le violazioni dei diritti fondamentali dell'uomo, anche al di fuori dei conflitti fra nazioni diverse. E' il tentativo attuato da oltre 120 convegnisti giunti a Siracusa da 35 paesi che all'Istituto superiore internazionale di scienze criminali studieranno fino a sabato le misure per evitare l'impunità per i crimini internazionali e le altre gravi violazioni dei diritti fondamentali dell'uomo. La conferenza si è aperta ieri con l'intervento di Cherif Bassiouni presidente dell'ISISC il quale ha sottolineato come "sia giunto il momento di far sì che non esistano più aree di impunità per gli autori di simili atrocità. Non dovrà più essere ammissibile che singoli responsabili possano sottrarsi ad un giudizio ponendosi al riparo di schermi politici in quanto meri esecutori di ordini. Per ottenere ciò è indispensabile che si giunga in tempi brevi al varo di un tribunale internazi
onale che sia indipendente e sottratto a qualsiasi condizionamento anche nella fase dell'avvio dell'azione penale". Ai convegnisti è stato porto anche il messaggio del segretario generale dell'ONU Kofi Annan, secondo il quale il meccanismo di responsabilizzazione dei singoli autori dei crimini sia imprescindibilmente collegato con la ricerca di una pace e di una giustizia lunga e duratura nel mondo. Tra gli interventi della prima giornata quello del Presidente della Repubblica di Trinidad e Tobago, Arthur N.R.Robinson, che ha sottolineato la profonda differenza esistente fra la sanzione giudiziaria e quella politica indicando come l'obiettivo finale debba essere la creazione in ciascun uomo di una autentica coscienza di legalità e giustizia. Il Tribunale penale internazionale dovrà dunque essere un deterrente efficace, ma non l'ordinario strumento per regolare la convivenza fra i popoli. Anche Emma Bonino commissario dell'Unione Europea per gli aiuti umanitari non ha fatto mancare il suo messaggio ai conveg
nisti. "Non può esserci pace senza giustizia - ha scritto Bonino - La comunità internazionale deve mobilitarsi immediatamente. Per questo è urgente l'istituzione di un tribunale penale internazionale per i crimini di guerra, ma già sin da ora gli autori di simili atrocità sappiano che il mondo non tollererà più questi incubi". Presente ieri mattina anche l'on. Marco Pannella in rappresentanza di "Non C'è Pace Senza Giustizia". "Per coloro che come noi cercano di essere militanti - ha detto tra l'altro Pannella - l'utopia, la regola alla quale ispirarci è una: assicurare vita al diritto perché non vi è diritto esercitabile alla vita senza aver assicurato la vita al diritto".