Roma, 21 Ottobre 1997
Comunicato del Comitato Internazionale "Non C'è Pace Senza Giustizia"
Si apre oggi alle Nazioni Unite il dibattito sull'istituzione del Tribunale Penale Internazionale per i crimini di guerra, il genocidio e i crimini contro l'umanità.
Il VI Comitato dell'Assemblea dell'ONU vedrà aprirsi il confronto fra le diverse posizioni dei 185 Paesi membri per la preparazione di una risoluzione che l'Assemblea dovrà adottare a dicembre e che confermi la convocazione di una Conferenza Diplomatica di Plenipotenziari per sei settimane nei mesi di giugno e luglio 1998 a Roma.
Alle confermate, ferme, contrarietà di Paesi quali la Cina, l'Indonesia, il Messico e gran parte dei Paesi dell'Asia, si aggiungono le posizioni più defilate ma sostanzialmente dilatorie di altri Paesi, fra i quali la Gran Bretagna e la Francia. Ma si fa sempre più largo il fronte dei Paesi favorevoli che vedono l'Italia fra i suoi leader.
Tra i Paesi favorevoli si registra anche la volontà degli Stati Uniti di arrivare comunque a svolgere la Conferenza nei tempi previsti, anche se forti rimangono le resistenze al Congresso americano. Alla leadership dei Paesi favorevoli - Unione Europea, Italia, Argentina, Sud Africa - si aggiunge così la grande potenza americana. Diventa quindi più probabile la Conferenza di Roma, ma cresce anche la possibilità che lo Statuto, che dovrebbe essere approvato, sia purtroppo molto diverso da quello sostenuto dal fronte dei Paesi favorevoli.