ONU: SI LANCIA A ROMA IL TRIBUNALE PERMANENTE
Roma - Con un intervento del presidente del Senato, Nicola Mancino, si è aperta a Palazzo Giustiniani a Roma la Conferenza italiana per l'istituzione del Tribunale Penale Internazionale Permanente delle Nazioni Unite organizzata dal comitato internazionale "Non c'è pace senza giustizia". Presenti anche i ministri degli Esteri, Lamberto Dini, e della Giustizia, Giovanni Maria Flick, il Commissario europeo per gli Aiuti Umanitari, Emma Bonino, ha rilevato che "alla radice delle grandi emergenze umanitarie contemporanee si trovano sempre la violazione sistematica del diritto internazionale e delle convenzioni umanitarie".
Il Tribunale permanente rappresenterebbe quindi "un deterrente giudiziario contro questi delitti, internazionalizzando la giurisdizione riguardante i crimini più gravi, istituzionalizzando la cosiddetta "ingerenza giudiziaria" affinché le frontiere nazionali non si trasformino in strumenti di impunità". Chi vuole una pace duratura e non una semplice tregua in attesa di rivincita, ha sottolineato la Bonino, deve stabilire un minimo di giustizia: "se non si sconfigge la cultura dell'impunità, il desiderio di vendetta rischia di prevalere prima o poi sul desiderio di pace".
Il senatore Sergio Stanzani, presidente di "Non c'è pace senza giustizia", ha rilevato dal canto suo che "occorre agire subito, rispondendo all'invito dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, e convocare a Roma nel corso del 1998 una Conferenza diplomatica destinata a istituire una Corte penale internazionale permanente", un'istituzione libera da veti del Consiglio di Sicurezza, efficace ed equa. La Conferenza di Roma segue quelle tenutesi a Parigi, Malta, Siracusa, Montevideo ed Atlanta