"NON C'E' PACE SENZA GIUSTIZIA" CONVEGNO AD UNIVERSITA' APERTADI: MICHELA TAROZZI
Mancano tre mesi, ma pochi lo sanno: 185 delegazioni diplomatiche si ritroveranno a Roma, il 15 giugno, per votare lo Statuto del Tribunale penale internazionale permanente. In cinque settimane vedrà la luce - così almeno si spera - uno strumento chiamato a fare giustizia contro tre tipi di soprusi codificati da convenzioni internazionali: crimini di guerra, crimini contro l'umanità, genocidio.
Che centra Imola? C'entra, perché proprio oggi la campagna mondiale di sensibilizzazione, promossa dall'Associazione "Non c'è Pace Senza Giustizia" con una serie di conferenze tenutesi in tutto il mondo, fa tappa nella nostra città.
Alle 9,30, all'Università Aperta (sala delle Stagioni), con il contributo della CRI e di AEM, avrà luogo il convegno "Crimini contro l'umanità, crimini di guerra, genocidio: l'istituzione del Tribunale Internazionale Permanente nel 1998". Per gli imolesi è il secondo appuntamento con il ciclo di incontri dedicati a temi di diritto umanitario, dopo quello del 31 Gennaio scorso sulle mine antiuomo. Il fatto, tuttavia, che proprio Roma tenga a battesimo il nuovo tribunale, carica l'evento di maggior significato. Almeno secondo l'opinione di Stefano Palumbo, di "Non c'è Pace Senza Giustizia": "La gente deve essere preparata ed informata sulla conferenza diplomatica di Giugno. Non dobbiamo fare brutte figure - è l'esordio di Palumbo, che continua - , l'entusiasmo che abbiamo trovato e l'appoggio della CRI e di AEM sono i motivi che ci hanno fatto scegliere Imola come sede di questo convegno".
I lavori della conferenza imolese verranno aperti dal senatore Sergio Stanzani, presidente della associazione promotrice, dal sindaco di Imola Raffaello De Brasi, da Laerte Poletti, presidente del sottocomitato CRI di Imola e da Antonio Pezzi, presidente di AEM.