CONTRO OGNI CRIMINEDi Federica Di Giacinto
Parte da Palermo il tour organizzato dall'associazione "Non c'è Pace Senza Giustizia" per presentare, così come è stato fatto nel resto del mondo, il progetto della creazione del Tribunale Penale Internazionale. L'occasione è offerta dal seminario "Crimini contro l'umanità, crimini di guerra, genocidio" che si è tenuto ieri pomeriggio alla Sala delle Lapidi di Palazzo delle Aquile. L'incontro, organizzato in vista della Conferenza Diplomatica delle Nazioni Unite che si terrà a Roma il prossimo 15 giugno, è stato indetto dall'ELSA (European Law Students Associations), un organizzazione aperta agli studenti e ai laureati della facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche. Quello di Palermo è stato il primo degli incontri che si terranno in tutta Italia per la creazione di un Tribunale Penale Internazionale Permanente. Altri dibattiti sugli stessi temi e con gli stessi scopi si sono tenuti nelle scorse settimane a New York, ad Atlanta, a Montevideo.
Ciò che ispira l'attività dell'associazione, come gli stessi leader hanno sottolineato, è il "rispetto per la dignità dell'uomo e per le diverse culture", e il fine che si prefigge e quello di "contribuire alla formazione giuridica nonché allo sviluppo dell'educazione e della responsabilità sociale degli studenti e dei giovani giuristi".
L'incontro di ieri vuole essere inoltre un "momento di attività che integri il normale corso di studi in clima di scambio e di forte apertura internazionale, è un'opportunità di crescita sia sul piano culturale sia a livello umano".
Stefano Palumbo, rappresentante del comitato "Non c'è Pace Senza Giustizia", ha esordito che "troppi crimini di guerra, troppi genocidi, troppi crimini contro l'umanità vengono ancora perpetrati in molte parti del mondo, e per lo più restano ferocemente impuniti. Noi siamo convinti che non bastano le risoluzioni delle Nazioni Unite, ma che sia urgente una mobilitazione della società civile nazionale prima planetaria poi per risolvere i ritardi burocratici e le lentezze amministrative". "Per questo motivo - ha continuato - abbiamo deciso di iniziare una campagna in tutto il mondo, che con la raccolta di firme e un appello solenne al segretario delle Nazioni Unite fissasse al più presto il luogo e la data della Conferenza Diplomatica. Inoltre abbiamo promosso una serie di iniziative per mobilitare i governi, l'opinione pubblica, l'informazione, il mondo accademico, giuridico e culturale di tutti i continenti. E con le nostre poche forze abbiamo organizzato un tour, durati quasi un anno, che ci ha permesso di p
ortare all'attenzione di migliaia di persone l'importanza di questa battaglia, importanza della certezza del diritto per la pace del mondo".
All'incontro di ieri era presente anche Costantino Garraffa, presidente del Consiglio Comunale di Palermo. Garraffa ha sottolineato il fatto che Palermo, con queste iniziative si stia mobilitando per diventare "una capitale di pace".
Tra i relatori dell'incontro, presente Carola Parano, rappresentante dell'ISISC. La Parano è intervenuta con una relazione del professor Cherif Bassiouni, docente di diritto penale alla De Paul University di Chicago e vice presidente del comitato per lo statuto del Tribunale penale internazionale permanente.
Alessandro Dagnino, presidente dell'ELSA di Palermo, ha sottolineato invece uno degli scopi principali dell'associazione: l'importanza di creare un mondo nel quale ci sia il rispetto per la dignità umana e per la diversità culturale di tutti i popoli.
E per attuare "concretamente" questo messaggio di solidarietà, è previsto per la fine della prossima settimana un gemellaggio con alcuni rappresentanti dell'ELSA norvegesi.