AMERICA OGGI - POLITICA
New York, Mercoledi 17 Giugno 1998
PECHINO IMBAVAGLIA L'ONU
di Luca Rondanini
Roma, La cina avra pure imboccato la strada di un nuovo corso ma certe attitudini, evidentemente, sono proprio dure a morire. Lo si e' potuto verificare ieri a Roma, presso il Palazzo della FAO, dove e' in corso la Conferenza ONU per la creazione di un tribunale penale internazionale. Il governo di Pechino, infatti, ha preteso ed ottenuto ieri mattina la cancellazione di un incontro con la stampa convocato da "Terre des hommes". una organizzazione nongovernativa che si occupa della tutela dell'infanzia. L'appuntamento era indicato da alcuni giorni nel programma dei lavori e cosi, alle 11.30 parecchi giornalisti si sono presentati in sala. Prima sorpresa, la conferenza stampa era stata spostata in un altro edificio del grande centro delle Nazioni Unite. Poco male. Appena giunti a destinazione, pero, ecco emergere il vero problema: qualcuno aveva fatto pressione perche all'ONG venisse messo il bavaglio.La sala non era piu disponibile per l'incontro. Allora si e' pensato, anche un po' provocatoriamente, di tras
ferirsi in blocco nel piazzale antistante della FAO ma gli uomini della sicurezza hanno fatto immediatamente presente che anche quello spazio e' di proprieta delle Nazioni Unite.
Perche' tanto accanimento? Semplice, perche' fra le persone radunate da "Terre des hommes" c'era Shu Yu Zhang, un dissidente cinese, esule in Gran Bretagna. La donna, medico pediatra e fondatrice di una associazione per la difesa degli orfani, figura nel libro nero di Pechino da quando, tre anni fa, ha denunciato l'esistenza in Cina di orfanatrofi-lager, in cui si procede alla totale emarginazione dei piccoli ospiti, considerati degli indesiderabili. Le accuse, tra l'altro, sono state documentate con foto e testimonianze raccolte in un volume di recente presentazione.
La delegazione cinese ha dapprima negato di avere posto il veto, sostenuta dai funzionari dell'ONU che hanno cercato di mascherare la gaffe parlando di semplice malinteso. Ma alla fine la verita e' venuta a galla. "Non hanno diritto a stare qui perche non sono rappresentanti di uno Stato", ha detto un diplomatico cinese. Peccato che le ONG sono accreditate a decine a questa riunione e "Terre des homme" e' una di loro. Sembra tuttavia che quello di Pechino non sia stato l'unico governo a chiedere l'annullamento della conferenza stampa. Probabilmente, per capire da quale altra direzione sono giunte le pressioni, e' sufficiente dire che avrebbero dovuto parlare anche Estela Carlotto, presidente di una associazione di donne che hanno perso un parente sotto il regime militare argentino e Koudri Noura, che guida in rappresentanza delle vittime del terrorismo algerino.
C'erano anche i genitori de Melissa Russo, una delle ragazze uccise dal mostro di Marcinelle ed i signori Gaudin, i cui due figli hanno perso la vita nell'ambito dello scandalo del sangue infetto in Francia. Per loro e per le loro testimonianze non c'e' spazio in questa conferenza delle Nazioni Unite.