Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
mer 23 lug. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Tribunale internazionale
Castellino Susi - 29 luglio 1998
L'UNITA'

Giovedì 11 giugno 1998

CRIMINI DI GUERRA

UNA FINE ALL'IMPUNITA'

Ds: una Corte internazionale con veri poteri

Roma: "L'Onu si sposta Roma" dice Staffan de Mistura, inviato di Annan in Italia. In effetti da lunedì in giro per la capitale e nel palazzo della Fao non ci saranno solo 170 rappresentanti delle Nazioni Unite, ma ben 5.000 delegati provenienti da ogni parte del mondo. Si apre la conferenza per l'istituzione di un tribunale penale internazionale per i crimini di guerra che durerà fino al 17 luglio. Non si tratta di un appuntamento scontato, di un rito o peggio di una lunga chiacchierata tra addetti ai lavori. Per la prima volta l'Onu, la comunità internazionale e una grande schiera di organizzazioni non governative e associazioni intendono creare un'istituzione che giudichi i criminali di guerra, mettendo fine all'impunità. Ci sono paesi che appoggiano l'iniziativa (l'Italia è tra questi) altri che la temono (le dittature) altri che vedono con sospetto un'eccessiva autonomia dei giudici rispetto agli interessi della politica o della "geopolitica" (gli Usa). E non è affatto scontato che la Corte venga istitui

ta in breve tempo. Queste sono le preoccupazioni e le sollecitazioni echeggiate ieri al convegno dedicato alla conferenza dai Democratici di sinistra. Umberto Ranieri, responsabile esteri dei Ds, ha aperto i lavori augurando un "successo pieno" alla conferenza che rappresenta una "pietra miliare per la costruzione di un diritto umanitario".

La Corte dovrà giudicare i responsabili dei reati di genocidio, crimini contro l'umanità e crimini di guerra e - secondo Ranieri - dovrà contare su una "giurisdizione automatica" sottratta al "potere di veto del consiglio di sicurezza" e fondata invece su un "grado di sufficiente autonomia", Ranieri, che ha accennato anche alla necessità di punire i reati di stupro e la prostituzione forzata, ha manifestato la speranza che "per i crimini più vergognosi vi possa essere giustizia". Staffan de Mistura ha detto che la conferenza rappresenta l'occasione per scrivere "una pagina di storia di fine millennio, un'occasione che non va mancata". "L'Onu non è neutrale - ha aggiunto - e vuole che questa pagina venga scritta" raccogliendo la richiesta che viene dalla società civile. Siamo stanchi di arrivare con i cerotti quando chi ha causato un genocidio va in vacanza". E sarà Kofi Annan, lunedì prossimo, ad inaugurare i lavori convinto, come ha spiegato de Mistura, che nel mondo di domani non vi dovranno più essere di

ttatori sanguinari "a piede libero dopo aver commesso gravi reati contro l'umanità". Per un mese dunque il palazzo della Fao diventerà il laboratorio per la creazione della Corte penale. Si discuterà di diritti e di giustizia, della creazione di una polizia e di una prigione per custodire gli accusati di genocidio. I giuristi porteranno il loro contributo. Il costituzionalista Cesare Pinelli, intervenendo al convegno dei Ds ha ad esempio sostenuto che la Corte nascerebbe con una "credibilità limitata" se al consiglio di sicurezza verrà riservata la facoltà di "bloccare le inchieste" e si è detto convinto che non si debba prevedere la rieliggibilità per i giudici proprio per fugare il sospetto che i magistrati cerchino nella loro attività di "accattivarsi le simpatie" di qualcuno o di qualche governo". Daniele Scaglione, presidente di Amnesty International (assieme ad Emma Bonino è tra i promotori della campagna per l'istituzione del Tribunale) ha detto che "piuttosto che una corte debole è meglio non averla"

e ha accennato ai diritti delle donne tra i temi che dovranno essere trattati. Pietro Folena, concludendo l'incontro romano, ha lamentato che "anche a sinistra" si assiste ad una "caduta di tensione" su temi come quello dei diritti umani e ha messo in guardia contro i rischi di "disattenzione e indifferenza" attorno ai lavori dei 5000 delegati. Per questo i Ds creeranno un "Osservatorio" sui lavori della conferenza. Secondo Folena occorre perlomeno giungere alla "firma di un atto" che ponga le basi per l'istituzione del Tribunale fondato sul principio "dell'attivazione autonoma del procuratore" cioè del magistrato o del collegio che agirà contro i criminali di guerra. "Siamo convinti - aggiunto l'esponente Ds - che il paese di Cesare Beccaria possa riscoprire il senso della propria battaglia per la legalità non contro, ma in nome dei diritti della persona". "L'animo che ci muove - ha concluso Folena - non è quello di trovare colpevoli o di tagliare teste, ma è l'animo libertario ossia la costruzione di una

nuova frontiera anche per le libertà individuali". In occasione della conferenza si terranno numerose manifestazioni a Roma e in altre città italiane. Lunedì in Campidoglio con il sindaco Rutelli parlerà Mary Robinson, Alto commissario dell'Onu per i diritti umani.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail