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Conferenza Tribunale internazionale
Palumbo Stefano - 5 ottobre 1998
IL MESSAGGERO DOMENICA, 19 LUGLIO 1998

SILVIA COSTA, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE PARITA': "E' UNA SVOLTA PER DONNE E BAMBINI"

"Una svolta nella tutela dei diritti delle donne e dei bambini". Coś Silvia Costa , presidente della Commissione Nazionale Parità presso la presidenza del Consiglio, saluta la nascita della Corte Penale Internazionale.

"Si tratta di un cambiamento epocale, afferma Costa, nell'ambito della tutela dei diritti umani e del diritto umanitario, con la definizione dei crimini contro l'umanità, dei crimini di guerra e contro la pace, e con la potestà della Corte di giudicare in tempi relativamente brevi chi ha commesso tali crimini. Nell'ambito di questi, spiega Costa, si è dato ampio rilievo alla questione degli stupri e delle gravidanze forzate e degli abusi a danno dei minori".

Il presidente della Commissione Parità, inoltre, sottolinea come sia stata accolta la proposta "fortemente voluta dalle donne" di una Corte penale indipendente, con poteri di ingerenza nell'ambito degli Stati che violino gravemente i diritti umani e con l'individuazione delle responsabilità penali individuali e collettive.

Costa, dunque, ringrazia il governo italiano e il presidente della Conferenza, Giovanni Conso, "che hanno sostenuto le giuste aspirazioni delle donne ad un esplicito riconoscimento dei loro diritti di persone".

Uno scontro, quello in materia di stupri e di gravidanza forzata che, a dieci giorni dalla fine dei lavori della Conferenza, esplose tra i delegati rinchiusi nel palazzo della Fao. Da una parte il Vaticano e i gruppi dei Paesi arabi, dall'altro le donne, di organizzazioni governative e non. Ma bastarono tre giorni, e soprattutto il fresco ricordo degli stupri durante la guerra in Bosnia, a ricomporre lo scontro che verteva soprattutto sul termine di gravidanza forzata.

 
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