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Conferenza Tribunale internazionale
Palumbo Stefano - 8 ottobre 1998
L'UNITA' DOMENICA 19 LUGLIO 1998

IL SEGRETARIO GENERALE DELL'ONU INTERROMPE UN VIAGGIO IN AMERICA LATINA: E' UN GIGANTESCO PASSO AVANTI CONTRO I CRIMINI DI GUERRA

"UN MONDO Più GIUSTO"

LA GIOIA DI ANNAN. NUOVO APPELLO AGLI STATI UNITI

Il suo arrivo è stato in forse fino all'ultimo. Poi Annan ha deciso di interrompere la visita in America Latina per non mancare a Roma alla cerimonia che ieri in Campidoglio ha sancito la nascita della Corte penale internazionale, per non mancare "in un momento di grande speranza" e di fronte a "un passo gigantesco sulla via della giustizia". L'accoglienza a Roma è stata calorosa e amichevole. La gente lo ha salutato con simpatia quando è giunto in Campidoglio. E con i dirigenti italiani si è rinnovata un'amicizia cominciata in occasione dalla visita a Roma nei giorni della crisi con l'Irak quando l'Italia puntò sulla mediazione che poi Annan portò a termine scongiurando la nuova guerra con Saddam Hussein.

E ieri Annan ha parlato di speranze e di "momento storico". Così il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, ha definito la creazione della Corte internazionale permanente che giudicherà "dei crimini più gravi che colpiscono la comunità internazionale nel suo insieme: il genocidio, i crimini contro l'umanità e i crimini di guerra". E il Segretario dell'ONU ha aggiunto che anche altri tipi di crimini potranno essere inseriti in questa lista in futuro, ad esempio: "il crimine di aggressione, ha spiegato Annan, riferendosi ad un punto che è stato cruciale nei negoziati, è già menzionato nello Statuto". "Senza dubbio, molti di noi avrebbero voluto una Corte investita con maggiori poteri , ha aggiunto il Segretario Generale, ma questo non ci deve portare a minimizzare la svolta storica che abbiamo raggiunto". Un risultato, ha ricordato Annan, "che solo pochi anni fa nessuno avrebbe potuto pensare possibile".

Quando Annan ha lasciato la sala degli Orazi e Curiazi si è fermato di fronte a una folla di giornalisti che lo attendevano lungo la scalinata. Gli è stato chiesto: cosa pensa del voto contrario degli americani?

"Gli Stati Uniti e gli altri Paesi, ha risposto il capo dell'ONU, dopo che vedranno il tribunale in finzione, decideranno di farne parte. Mi dispiace che non sia stata possibile risolvere tutte le differenze in questa sede, ma spero che la posizione americana non sia definitiva".

In quanto alla forza e all'efficacia della Corte che sarà creata, Annan ha risposto: "abbiamo un documento credibile, competente e che supererà la prova del tempo se tutti i governi si metteranno insieme per farlo funzionare". Annan ha inoltre detto che lo Statuto "porterà per sempre il nome di questa città eterna, in segno di riconoscenza della popolazione di Roma e dell'Italia che ha ospitato la conferenza e del suo governa che ha lavorato instancabilmente per il successo finale".

Il segretario generale dell'ONU, si è detto dispiaciuto perché nel atto di nascita del Tribunale penale internazionale non tutte le divergenze sono state sanate, ma si è augurato di vedere presto la partecipazione dei Paesi che , come gli Stati Uniti, non hanno aderito alla Corte. "Mi dispiace che nono tutte le divergenze non siano state sanate" ha spiegato Kofi Annan.

Ma quali problemi pone la nascita di una Corte forte, autonoma e indipendente?

"Non viviamo in un mondo perfetto, ha risposto il Segretario Generale dell'ONU, e, infatti, alcuni stati avrebbero preferito un trattato più forte". La costituzione della Corte, ha tuttavia ribadito il segretario generale dell'ONU, "è un passo gigantesco".

 
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