Dichiarazione del Comitato Internazionale "Non C'è Pace Senza Giustizia"Roma, 14 ottobre 1998 - "L accordo VERBALE raggiunto ieri dal mediatore americano Richard Holbrooke e il Presidente Yugoslavo Milosevic, peraltro non ancora reso pubblico, non affronta le questioni centrali della crisi in Kosovo e non sembra tener conto affatto delle richieste del Tribunale dell Aia di poter indagare nella regione.
I termini con cui l OSCE è chiamato a verificare il ristabilirsi di condizioni vivibili in Kosovo, le promesse di ritiro delle milizie serbe e i termini e i tempi per il futuro politico del Kosovo sono tutti estremamente vaghi e non riprendono, se non superficialmente, i termini precisi della risoluzione adottata dal Consiglio di Sicurezza alla fine di settembre. Uno dei punti fondamentali del documento adottato a New York, e assenti nell'accordo, richiedeva chiaramente a Milosevic il rispetto della giurisdizione del Tribunale dell'Aia per i crimini commessi nella ex-Yugoslavia.
La necessità di trovare un accordo a tutti i costi, non puo' far svendere il principio di assicurare alla giustizia internazionle i responsabili di crimini contro l' umanità. L' assenza di ogni riferimento alle competenze del Tribunale dell'Aia è inaccettabile e rischia seriamente di favorire sempre e solo Milosevic facendogli prendere tempo in attesa di tempi e climi migliori. Illudersi di poter continuare ad avere Milosevic come interlocutore, e di non garantire un minimo di giustizia equa ed efficace nella regione rischia di tenere i Balcani alla mercé di Milosevic e delle sue politiche".