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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Maurizio - 20 giugno 1990
Il Pr transnazionale e la nuova Europa

Il Partito radicale ha tenuto dal 15 al 18 giugno scorso un seminario sul tema: "Il Partito radicale transnazionale e la nuova Europa". Al seminario hanno partecipato, oltre a parlamentari europei ed italiani, al primo segretario, al tesoriere, al presidente del partito e al presidente del Consiglio Federale quegli iscritti e militanti radicali che operano e costituiscono una presenza del Partito radicale transnazionale nel proprio paese: erano presenti delegazioni da Mosca e da Vilnius, da Zagabria e da Lubiana, da Praga e da Brno, da Budapest e da Bucarest. Il seminario è nato come esigenza di incontro tra le diverse realtà radicali nei paesi dell'Europa centrale e orientale, come bisogno di discutere insieme per capire e valutare le difficoltà e gli obiettivi del partito transnazionale.

Sono state presentate le seguenti relazioni, riguardanti la storia e i possibili sviluppi delle tematiche dell'iniziativa radicale:

- L'internazionale federalista e nonviolenta radicale. Liberal-democrazia e social-democrazia (Marco Pannella - deputato al PE)

- Problemi energetici (Virginio Bettini - deputato verde al PE iscritto al Pr)

- Sistemi partitocratici, democratici, a partito unico e questione dei sistemi elettorali (Lorenzo Strick Lievers - senatore del gruppo federalista ed ecologista iscritto al Pr)

- Nord-Sud (Emma Bonino - Presidente del Pr)

- Nonviolenza politica come battaglia di democrazia e laicità (Roberto Cicciomessere - deputato del gruppo federalista iscritto al Pr)

- Politica estera: Medio Oriente, Sud-Africa, Tibet (Giovanni Negri - deputato del gruppo PSDI iscritto al Pr)

- L'evoluzione della C.E. vista da un'ottica federalista (Gianfranco Dell'Alba, Olivier Dupuis)

- Antiproibizionismo: una battaglia di democrazia (Marco Taradash - deputato antiproibizionista al PE iscritto al PR)

- Evoluzioni nazional-democratiche nell'Est europeo (Adelaide Aglietta - deputata verde al PE iscritta al Pr)

- Pena di Morte (Paolo Pietrosanti)

Dopo le relazioni si è aperto un dibattito generale, dal quale sono emerse da un lato le difficoltà che i militanti di questi paesi affrontano ogni giorno in termini di organizzazione dell'azione politica radicale, e dall'altro le priorità e gli obiettivi che il partito si deve porre nei prossimi mesi. Da parte di molti iscritti dei paesi dell'est sono state avanzate riserve sulla consuetudine di chiamarsi "compagni", termine questo che assume nei paesi usciti dal totalitarismo comunista un significato assolutamente negativo.

A conclusione della discussione si è così arrivati alla definizione della prossima campagna di iniziativa radicale in Europa, con la raccolta di firme per quattro petizioni, uguali per tutti i paesi, incentrate su nonviolenza, federalismo ed ecologia. Si raccoglieranno firme in Unione Sovietica, in Cecoslovacchia, in Jugoslavia, in Ungheria e negli altri paesi in cui esistono iscritti e militanti radicali, per gli Stati Uniti d'Europa, contro la pena di morte, per il diritto all'obiezione di coscienza e per una politica ecologica.

 
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