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Conferenza Partito radicale
Guerra Miguel - 4 settembre 1990
Il Golfo Annuncia
Con atteggiamenti scorretti, Sadamm Hussein ha messo all'ordine del giorno il problema della giustizia nei prezzi delle materie prime comprate dai paesi sviluppati occidentali.

Nelle scorse crisi del petrolio e le materie prime (1973 e 1979) la soluzione è stata l'assicurazione degli interessi dei paesi sviluppati. Il petrolio consumato dai paesi sviluppati con economia di mercato libero rappresentava nel 1976 il 52,4% e dieci anni più avanti, la quantità consumata calò al 45,8%. Oltre sviluppare altre fonti energetiche hanno aumentato le riserve petrolifere.

Il Kuwait ha delle grosse riserve petrolifere, calculate in 143 anni di esplorazione al ritmo in cui si lavorano oggi. Le esporta-zioni del Kuwait insieme a quelle dell'Irak sommano la quinta par-te di tutte l'esportazioni dell'OPEP. Ecco il sottofondo del bloc-co imposto all'Irak da parte delle potenzie occidentali, le qualli continuano ad aumentare il loro consumo di energia primaria. Fra 1976 e 1986 la quantità d'energia primaria consumata è salita da 5.414,1 a 6.525,3 tonelate.

La mancanza di stabilità nei prezzi del petrolio è stata la caratteristica principale di questa materia prima venduta specialmente dai paesi poveri. Le crisi del 73 e 79 spinssero la salita dei prezzi fino a 40 US il barile. ma nel 86 i prezzi finiscono in 6,50 US. Nel dicembre 86 l'OPEP fissa i prezzi in 18 US; ma in ottobre 88 i prezzi cadono a 10 ed 11 US. Fra 1980 e 1987 il ricavo dei paesi membri dell'OPEP per vendita di petrolio cade da 287.000 milioni di dolari a 96.000 milioni di dolari, ed il reddito percapita è calato da 817 a 221 US. Nel fra tempo per i paesi industrializzati è stato il decenio degli anni ottanta di continuata crescita economica.

Questa panoramica è ciò che mi fa appoggiare la propposta di R. Cicciomessere di svoltare adesso davanti alle potenze dei paesi industrializzati di libero mercato la pressione usata per il partito radicale negli anni anteriori contro la potenza dell'URSS.

La soluzione al conflitto nel Golfo non si trova con le arme ma con prezzi giusti. Non bastano però i prezzi giusti sul petrolio e le materie prime (forse farebbero pagabili il debito estero dei paesi poveri) per raggiungere la pace, così come non si toglie la fame del mondo con essere consapevole che la solidarietà è il nuovo nome della pace. Ecco perchè le azioni della presione dei radicali devono stendersi ad appoggiare i movimenti veramente democratici dei paesi poveri e non quelli partiti che servono alla riproduzione dei sistemi di sfruttamento delle potenze sia del mercato pianificato sia di quello del mercato libero.

 
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