Nei testi che seguono troverete i nove capitoli della relazione della "Commissione parlamentare d'inchiesta sul terrorismo in Italia e sulla cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi" sulla vicenda del DC9 della società Itavia che il 27 giugno 1980 scomparve in mare nei pressi di Ustica con tutti i suoi passeggeri.

La Commissione non doveva scoprire le cause e i responsabili del disastro ma chiarire perché in dieci lunghi anni gli organi competenti non erano riusciti ad individuarli.

Nella relazione predisposta dal Presidente della Commissione Libero Gualtieri le risposte sono, per la prima volta nella storia delle Commissioni parlamentari, limpide e nette: l'Aeronautica militare italiana e la Magistratura, in una catena impressionante di falsi e di omissioni, hanno fatto di tutto per impedire l'accertamento della verità. Si capisce anche perché e quali interessi sono in gioco: dalle audizioni della Commissione è emerso infatti che se dovesse essere confermata l'ipotesi che ad abbattere il DC9 fu un missile, i possibili responsabili non possono che essere gli americani, i francesi o i libici.

La relazione ha un altro merito: fa parlare i fatti e limita al massimo i commenti. Per questa ragione la Commissione all'unanimità è stata costretta (con il solo "non voto" del deputato socialista Andò) a decidere la trasmissione integrale del documento ai due rami del Parlamento italiano.

In questo modo il documento è divenuto pubblico anche se contiene notizie coperte dal segreto istruttorio.

Sono oltre 300 Kbyte, ma vale la pena di scaricarli e di leggerli con calma.