RELAZIONE SULL'INCHIESTA CONDOTTA DALLA COMMISSIONE IN ORDINE ALLE VICENDE CONNESSE AL DISASTRO AEREO DI USTICA                           Indice
- capitolo 1.  :  INTRODUZIONE
- capitolo 2.  :  IL DISASTRO, I SOCCORSI, I PRIMI RECUPERI
- capitolo 3.  :  LE INCHIESTE
- capitolo 4.  :  IL RECUPERO DEL RELITTO
- capitolo 5.  :  L'INTERVENTO DEI SERVIZI
- capitolo 6.  :  IL MIG LIBICO
- capitolo 7.  :  GLI INTERVENTI DEL GOVERNO, DEL                   PARLAMENTO, DEI VERTICI ISTITUZIONALI
- capitolo 8.  :  IL QUADRO POLITICO INTERNO E                   INTERNAZIONALE
- capitolo 9.  :  L'ATTIVITA' DELLA COMMISSIONE
                                                                            INTRODUZIONE
     L'11.5.88, in sede  di definitiva approvazione della proposta di  legge volta ad istituire la Commissione parlamentare d'inchiesta sul  terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei  responsabili delle stragi, la Camera dei deputati approvò il seguente  ordine del giorno, accolto dal Governo, presentato dai deputati Mannino  Antonino, Labriola, Casini Pier Ferdinando, Rizzo:
     "La Camera, considerata la necessità che il Governo offra ogni  collaborazione alla Commissione di inchiesta su tutti i fatti di cui  all'articolo 1, impegna il Governo a fornire con rapidità e completezza  alla Commissione suddetta notizie, informazioni e documenti in suo  possesso per l'assolvimento dei compiti istituzionali con particolare  riguardo alla strage nel cielo di Ustica".
      Anche in forza di tale indicazione, il 30.3.89 la Commissione  deliberò all'unanimità di svolgere una inchiesta sulle vicende relative al  disastro aereo di Ustica.
     Dopo una preventiva attività istruttoria di acquisizione di  documenti - che alla data odierna assommano a circa 30.000 fogli - il 6  6.89 la Commissione ha avviato le indagini.
     L'inchiesta, nel corso della quale la Commissione ha sempre operato  nella piena consapevolezza della distinzione tra il proprio ruolo e quello  della magistratura, si è finora articolata in 35 sedute per una durata  complessiva di 138 ore.
     Sono state raccolte, in testimonianza formale o in libera audizione,  le deposizioni delle seguenti persone: l'onorevole Rino Formica, ministro  dei trasporti all'epoca dell'incidente; l'onorevole Lelio Lagorio, ministro  della difesa dell'epoca; il dottor Carlo Luzzatti (il 12.7.89 e il 18.7.90),  presidente della Commissione tecnico-formale d'inchiesta sull'incidente di  Ustica nominata dal Ministro dei trasporti il 28 giugno 1980; l'ammiraglio  Antonino Geraci, responsabile del Sios Marina dell'epoca; il generale  Benito Gavazza, responsabile del Sios Esercito dell'epoca; il generale  Giorgio Santucci, addetto aeronautico e per la difesa presso l'Ambasciata  italiana a Washington all'epoca dell'incidente; il generale Zeno Tascio (il  26.7.89, il 19.10.89 e il 31.10.89), responsabile del Sios Aeronautica  dell'epoca; il generale Lamberto Bartolucci, capo di Stato Maggiore  dell'Aeronautica all'epoca del disastro e successivamente, dal 1983 al  1986, capo di Stato Maggiore della Difesa; il generale Fra
nco Pisano,  capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica dal 1986 al 1990; il generale  Basilio Cottone, capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica dal 1983 al  1986; il generale Romolo Mangani, responsabile del 3· Roc di Martina  Franca all'epoca del disastro; il generale Franco Ferri, sottocapo di  Stato Maggiore dell'Aeronautica all'epoca del disastro; il generale  Pasquale Notarnicola, direttore della divisione controspionaggio del Sismi  nel 1980; il generale Giulio Grassini, direttore del Sisde nel 1980;  l'ammiraglio Mario Porta, capo di Stato Maggiore della Difesa dal 1988 al  31.3.90; l'ammiraglio Giovanni Torrisi, capo di Stato Maggiore della  Difesa all'epoca del disastro;  il generale Cesare Fazzino, nel 1980  responsabile dell'Ispettorato telecomunicazioni e assistenza al volo  dell'Aeronautica e del Commissariato per l'assistenza al volo civile in  vista della costituzione dell'Azienda autonoma di assistenza al volo; il  colonnello Aurelio Mandes, responsabile del centro radar della difesa  aerea di L
icola; il tenente colonnello Vincenzo De Angelis, capo ufficio  operazioni del centro radar della difesa aerea di Licola all'epoca del  disastro; il generale Abelardo Mei, vice direttore del Sismi all'epoca del  disastro; il generale Giuseppe Gullotta, responsabile nel 1980 del centro  tecnico addestrativo della difesa aerea di Borgo Piave; il maggiore  Salvatore Di Natale, nel 1980 in servizio presso il suddetto centro come  analista programmatore; il generale Giancarlo Arati, responsabile del Soc  di Martina Franca all'epoca del disastro; il maggiore Vito Patroni Griffi,  capo controllore del Soc di Martina Franca nel 1980; il colonnello  Guglielmo Lippolis, responsabile nel 1980 del Soccorso aereo (RCC) di  Martina Franca; il direttore del Sismi ammiraglio Fulvio Martini (il 20 il  27.6.90); il ministro della difesa Fermo Mino Martinazzoli; il direttore del Sisde, prefetto Riccardo Malpica; l'onorevole Giuliano Amato,  sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dal 4.8.83 al 16.4.87; il  Presidente del
 Consiglio dei ministri onorevole Giulio Andreotti.     Sono stati inoltre ascoltati da uno specifico gruppo di lavoro, al  fine di accertare eventuali connessioni tra l'incidente di Ustica e la  caduta del Mig libico rinvenuto in Sila il 18.7.80, i professori Erasmo  Rondanelli e Anselmo Zurlo, che eseguirono l'esame necroscopico del  cadavere del pilota dell'aereo libico, e il dottor Francesco Scalise,  ufficiale sanitario di Castelsilano che redasse il certificato di inumazione  della salma.
     Nella seduta del 7.6.90 si è deciso di presentare al Parlamento gli  elementi sino ad allora acquisiti.