in gran parte in latino l'On. Gollnisch, francese del Fronte Nazionale,del Gruppo Tecnico delle Destre Europee N.d.r). Ma andiamo avanti!
Signor Presidente, colleghi, sono stato per quasi tutta la vita estraneo
e/o contrario alla filosofia e alla pratica dell'Esperanto. Proprio dalla
riflessione sugli avvenimenti di questi ultimi anni e sulla situazione
attuale del mondo deriva la mia sempre piu' ferma convinzione che per
ragioni scientifiche, sociali, culturali e politiche la difesa della
pluralita' linguistica nel mondo non puo' sottostare alla legge della
giungla, cioe' al rischio costante che talune lingue prevalgano su altre
sulla base di condizioni imperanti e imperialistiche, dovute all'una o
all'altra realta'. Credo quindi, signor Presidente, che sta diventando
urgente per l'umanita', e per l'Europa, il problema dell'adozione di una
lingua veicolare che consenta sia ai titolari e agli utenti della lingua,
chiamiamola, imperiale, sia ai parlanti tutte le altre lingue di avere un
idioma di riferimento comune, lasciando ad ogni lingua la sua latitudine
e la sua possibilita' di dialogo. E' per sottolineare questo punto, signor
Presidente, che, pur essendo molto grato al relatore per il lavoro da lui
svolto, io mi asterro', perche' ritengo che sia una fatica di Sisifo
continuare su questa strada."