Nel lontano 1979 ho preso la prima tessera del Partito Radicale. Ero certissimo - come allora dissi a Marco Pannella - che mi sarei fermato solo per un 'pezzo' di strada assieme e che dopo, da 'convinto comunista' quale ero, sarei ritornato 'all'ovile'. L' 'ovile' viveva allora i tempi calamitosi del compromesso storico. Sono passati 11 anni. Mi dispiaccio moltissimo che non si siano create, in tanto tempo le condizioni per il ritorno all'ovile. I venti che vengono dall'est rendono oggi così difficile essere comunisti che forse il modo più sensato di esserlo (sotto, sotto ci sono oggi ancora moltissimi motivi per esserlo) è quello di esserlo da radicale. Mi iscrivo per il '91 al PR perché desidero che esca dal freezer per raccogliere i frutti di quel che ha seminato: le battaglie per una Europa su base federale che già oggi centinaia di iscritti radicali nei più sperduti paesi d'Europa stanno portando avanti, le battaglie referendarie sulla riforma elettorale che ci vede alleati di tanta parte del paese, le
battaglie per la rifondazione della politica al di là dei partiti, come sta facendo il Forum dei democratici, le battaglie sul carcere, per il diritto, per la difesa degli emarginati anche quelli omosessuali, magari sieropositivi. Ci sono insomma tante cose da fare, e subito, con la tessera del Pr per il '91.