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Conferenza Partito radicale
Gentile Guido - 1 gennaio 1991
Iscrizioni. Lerttera a un amico esperantista incerto.
Ora ho tempo di risponderti piu' approfonditamente. Riguardo al documento che ti ho inviato su Postel devi tener conto che le tariffe comprendono TUTTA la lavorazione della corrispondenza: fogli, buste, stampa, imbustamento, indirizzamento, affrancatura ... oltre al tradizionale servizio di recapito. Quanto alla telefonata di Marco Pannella penso che Giorgio Pagano possa procurarsi la telefonata da Radio Radicale. Anche riguardo a quella proposta di petizione penso che lui ti possa rispondere meglio di me. Io non ho sentito la telefonata di Marco ma non ha importanza, ormai so bene come ragiona. Marco e' un passionale, pur restando, secondo me, sempre estremamente razionale. Semplicemente e' sempre totale in tutto cio' che fa e che dice, come a me piacerebbe fossero tutte le persone e come spesso vorrei essere io che non mi comporto come lui spesso per paura o rassegnazione. Se hai avuto altre occasioni di ascoltarlo negli "offensivi attacchi" (cosi' vengono definiti da chi non capisce quanto amore c'e' nei

suoi "offensivi attacchi"), puoi capire che spesso si "arrabbia" proprio con chi gli sta piu' vicino, e bada bene, non tanto perche' gli altri si adeguino ai suoi progetti ma perche' non mettono in atto i loro, appunto, per paura, sfiducia o rassegnazione, o per disinformazione. Personalmente mi piace sempre trovare sulla mia strada un "maestro zen" col suo bastone. Non sono masochista: semplicemente mi interessa MOLTO avere a che fare con provocatori, che siano pero' intelligenti e che provochino intelligenza. Questo dal punto di vista prettamente "umano". Dal punto di vista politico-organizzativo dovrei spiegarti cos'e' il Partito Radicale o perlomeno cosa cerchiamo che sia il Partito Radicale e cosa cerchiamo di essere noi che ci iscriviamo. Il Partito Radicale non e' un partito-confraternita, dove tutti la pensano alla stessa maniera e tutti sono d'accordo, no, il PR e' una specie di autobus: si paga il biglietto per usare un mezzo. E' un utensile. Se ha dei principi, questi sono molto semplici: 1) tutt

o quanto viene fatto con METODO nonviolento, che non vuol dire con stile anaggressivo, debole, come non era anaggressivo e debole Gandhi; 2) tutto deve svolgersi rispettando le regole che ci si da' democraticamente. C'e' una grande differenza tra aggressivita' e violenza. Gli psicologi sanno bene che la violenza ha la sua origine dall'impedimento dell'aggressivita' naturale... Noi siamo aggressivi perche' non ci sia violenza. L'iscrizione al PR non e' tanto un'iscrizione ad un'ideologia ma ad una struttura. Iscriversi al PR significa diventare degli azionisti.

Come azionisti, a fine gennaio, se raggiungeremo i 1000 iscritti CIOE' IL DENARO NECESSARIO PER TENERE UN CONGRESSO potremo andarci come esperantisti e votare per utilizzare questa struttura anche a favore dell'Esperanto, se invece non ci iscriveremo non avremo ne' congresso, ne' proposte, ne' votazione sulle proposte esperantiste, ne' la maggioranza esperantista che vota a favore di queste proposte. Scusa, ma anch'io penserei, ma che cazzo facciamo ? Se agli esperantisti interessa solo la buona coscienza di essere esperantisti, non mi interessano. Sarebbe come avere un' automobile senza ruote e pretendere di fare il giro del mondo in automobile... Non mi interessa far parte di un'altra confraternita, anche se farne parte e' molto piacevole. Allo stesso modo la meditazione zen non mi serve per fuggire dal mondo, per far parte di una comunita' accogliente di persone vestite di arancione in un gruppo che ricrea un "dentro" e un "fuori". La meditazione mi serve per distinguere, nei miei pensieri, l'essenziale

da cio' che non lo e'. Mi serve a capire che si puo' stare con gli altri solo quando si e' fatta l'esperienza di una solitudine scelta, come i veri monaci di clausura sanno bene. Pagare quelle 208.000 lire non significa dare dei soldi a Pannella ma diventare azionisti di una finanziaria che ce li ritornera', come ha fatto in questi anni, sotto forma di servizi che possiamo utilizzare. Certo e' puro "utilitarismo": certe volte l'utilitarismo non e' cosi' negativo, perche' garantisce la nostra liberta' piu' di tanti "grandi" ma molto opprimenti valori. Non ti auguro solo Buon Anno ma soprattutto un anno di successo per tutti noi.

Fraterni saluti.

>>Swami Alok Ameen<<

 
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