La tensione degli scorsi giorni ha avuto il suo sbocco fatale: quello sbocco che l'azione diplomatica dei Governi onesti - primo fra tutti quello italiano - aveva tentato di scongiurare. La storia registrerà quegli sforzi (1). Ma nessuna saggezza al mondo è sufficiente per assicurare la pace, quando esistono forze malefiche ben determinate a provocare un conflitto. Tali forze hanno neutralizzato le influenze della ragione e hanno spinto(2) a compiere l'atto più disperato e, diciamolo pure, più ingiustificato che la mente umana potesse immaginare. Ormai è inutile aggiungere critiche e recriminazioni che non possono influire sullo svolgersi irresistibile degli avvenimenti; ma quanto è avvenuto ammonisce sul pericolo che minaccia la pace e la civiltà quando non si sono avuti per tempo l'avvedutezza e il coraggio di togliere di mezzo le ragioni profonde d'attrito fra popoli e fra Stati.
Si è stati(3), in questo caso, letteralmente costretti a prendere le armi per difendere i diritti internazionali. La questione del Kuwait(4) faceva parte di tutto un complesso di situazioni che avrebbero dovuto essere rimosse, nell'interesse della concordia internazionale.
Ma il modo in cui si sono svolte le ultime trattative e il loro
inevitabile naufragio dimostrano come questa riconciliazione fra i
popoli non stesse affatto a cuore agli uomini politici dell Iraq(6)
(...)
L'Italia deve astenersi da prendere iniziative di carattere bellico. Tuttavia il Governo(5) ha preso giustamente quelle misure di carattere precauzionale che mettono l?italia in grado di affrontare serenamente gli eventi odierni e quelli che potessero profilarsi domani.
CORRIRERE DELLA SERA Sabato, 2 Settembre 1939. Anno XVII
(1) e il nome di Mussolini uscirà, come al solito, illuminato da una nuova luce di umanità e saggezza.
(2) la Polonia
(3) La Germania è stata
(4) di Danzica
(5) fascista
(6) delle Pote