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Conferenza Partito radicale
Terni Laura - 22 gennaio 1991
Adriano, so perfettamente che sei radicale, nonviolento e pacifista. L'hai scritto tu stesso in questa conferenza tempo fa.
So anche che sei molto critico sul voto radicale e non solo.

Hai proposto di votare una risoluzione contro questo voto al Congresso Italiano del Partito, a Roma, dicendo che "non ha molta importanza che non sia deliberativo, l'importante e` che si faccia chiarezza tra di noi." E invece, penso che ha molta importanza, che il Congresso sia o non sia deliberativo, perche` i radicali come tu sai, sono molto attenti a queste cose. Fare chiarezza tra di noi? Certamente. Siamo li` per questo. Ti eri anche chiesto, con molta amarezza, se siamo ancora nonviolenti, o se siamo passati "al realismo grigio, squallido, e democristo". Non credo che tu abbia riflettuto abbastanza per giungere a questa conclusione. Ti sei chiesto per esempio come mai delle persone che immagino tu stimi (se no non ti saresti iscritto al PR) siano passate cosi, dal giorno all'indomani, dalla nonviolenza al piu` bieco e squallido "realismo politico"?

Poi hai commentato l'ultima proposta radicale dicendo che si potevano attuare sia il rafforzamento dell'embargo, sia le sanzioni e azioni di informazione nei confronti dell'Irak,

"senza bisogno di votare l'intervento armato", cosi avremmo evitato la sospensione delle azioni militari, che tu qualifichi "marcia indietro", (o peggio "un assaggio, tanto per gradire").

Adriano, ma come fai a dire una cosa simile? Ti ricordo che queste proposte le abbiamo fatte. Ti ricordo inoltre che non abbiamo votato "l'intervento armato", ci mancherebbe altro, ma abbiamo votato l'invio, si o no, degli Italiani nel Golfo A INTERVENTO ARMATO GIA` DECISO ALTROVE (non e` stato dunque un volere la guerra, ma a guerra iniziata, un chiedersi se era giusto o no che gli Italiani partissero anche loro.) E poi ricordo anche a te, ma tu lo dovresti gia` sapere, che il voto "radicale" non c'e` stato. Ci sono stati i si, i no, le astensioni, e l'uscita dall'aula.

Tu affermi dunque delle cose abbastanza gravi senza informarti prima. Eppure avevi a disposizione l'ultimo intervento di Roberto Cicciomessere. Mi sono dunque permessa di intervenire per consigliarti un approfondimento della Nonviolenza come metodo di lotta politica, perche` ne hai fatto un sunto cosi riduttivo che hai tu stesso concluso dicendo che qualsiasi militarista la penserebbe come un nonviolento. Non e` cosi. Gandhi stesso, che aveva persino partecipato alla guerra contro i Boeri, non e` passato alla storia come militarista ma come maestro della nonviolenza. Spero che tu riveda le tue posizioni, sempre libero di credere naturalmente che ormai il nonviolento puo` appoggiare attivamente la lotta armata, tanto...

 
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