Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
sab 12 lug. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Partito radicale
Tessari Alessandro - 22 gennaio 1991
22.1.91

risposta alla riflessione di Roberto Ciciomessere,in Agorà, sulla questione del Golfo da parte di Alessandro Tessari

Ritengo che gli argomenti di Roberto per spiegare il suo voto a favore della 'missione militare' italiana meritino grande attenzione .Io alla Camera ha assunto una diverso comportamento:ho deciso di abbandonare l'aula al momento del voto.Desidero qui contestualmente spiegare il perchè di questo mio comportamento e dare delle risposte a Roberto o piuttosto fare delle altre riflessioni.

1-prima considerazione:per quanto tragici e clamorosi siano gli eventi 'bellici' che stanno davanti ai nostri occchi,io ritengo che questa iniziativa 'militare' sia e debba continuare ad essere chiamata 'operazione di polizia internazionale'.Perchè così recita la Carta dell'Onu.Perchè nonostante i mille ritardi di questa organizzazione internazionale,le non attuazioni dei suoi organismi statutari, tra cui quel famoso 'stato maggiore' che dovrebbe affiancare il Comnsiglio di sicurezza quando decide di passare dagli strumenti della dissuasione a quelli coercitivi,resta pur sempre la fonte meno pericolosa del diritto internazionale.Perchè è preferibile la logica impacciata dell'Onu e la sua lentezza alle logiche 'rambistiche' coltivate da alcuni paesi che dell'Onu fanno parte.Perchè ritengo che questo sia l'unico concreto baluardo che noi possiamo opporre alle dittature sanguinose e alle spinte belliciste che lobbies molto ben identificate sanno attivare in tutti i paesi del mondo 'al momento opportuno'.Qui

la prima spiegazione del perchè non sono rimasto in aula a schierarmi con quelli del no.In aula ho ribadito che per quanto riguarda questo aspetto della questione mi sentivo 'più vicino' ad Andreotti e a Forlani,dei quali tuttavia non accettavo la conclusione come dirò nel punto secondo.

2-Perchè non ho votato 'sì'.Dall'inizio della guerra, scatenata dall'Irak contro il Kuwait ad agosto, ho provato una sostanziale diffidenza per tutte le decisioni del nostro governo non perchè avessi dei dubbi sulla scelta della parte nella quale collocarmi:sono senza incertezze dalla parte dei paesi arabi che hanno subito(Kuwait) la violenza dell'Irak o che l'hanno denunciata(la maggioranza della Lega araba)ai quali doverosamente l'occidente e l'oriente( per sintetizzare il marchio di qualità che deve avere l'Onu che non è la dépendance dell'Occidente)debbono prestare tutta la loro attiva solidarietà fino alle misure 'militari','di forza', contemplate nella carta dell'Onu nel capitolo che riguarda la difesa della pace e la sicurezza internazionale.Condivido al 100% gli argomenti prodotti in aula da Emma Bonino nel denunciare le gravissime responsabilità del governo italiano e di altri nell'aver armato il dittatore Hussein,nell'aver fatto orecchie da mercante alle ripetute denunce fatte da noi radicali al p

roposito.Condivido al 100% la strategia d'attacco proposta da Marco Pannella per un'offensiva non violenta dell'informazione nei confronti dell'Irak e di tutti i paesi arabi,anche quelli nostri alleati,che ignorano tutto e della democrazia e delle sue regole.Sono per lanciare nel mondo intero il grido d'allarme dei primi 'rivoltosi' dell'età moderna:cave hominem unius libri.

Nonostante queste premesse non ho votato sì perchè troppo vigliacca è stata,a mio parere, la manfrina dell'embargo attuata anche dall'Italia.Perchè vigliacco è stato il grido di dolore che dalle organizzazioni umanitarie si è levato quando il macellaio Hussein ha fatto circolare nel mondo le prime foto di bambini denutriti(magari curdi o kuwaitiani)per far allargare le maglie dell'embargo e consentire così l'invio oltre che del latte anche dei rifornimenti militari, come si è visto per alcune ditte tedesche, e alla fine anche delle bombe.Avrei di gran lunga preferito la linea'dura' del 'niente latte per risparmiare ai denutriti le bombe' piuttosto che la linea morbida del 'latte adesso e poi le bombe'.Eppoi perchè sono altrettanto convinto che più squassante delle bombe americane,per l'arroganza di Hussein, sarebbe stato la furia delle madri irachene che vedevano scarseggiare il cibo.

Perchè fin dall'inizio delle ostilità provocate dal dittatore iracheno era troppo trasparente la volontà che alcuni paesi dell'occidente avevano di dare una 'dura lezione' ad Hussein.

Perchè si è sottovalutato,con razzisitico disprezzo,il valore emblematico che aveva lo schieramento dei paesi arabi della lega all'interno della comunità internazionale.Perchè avremmo dovuto imbarcare una rappresentanza dei paesi arabi in ognuna delle navi inviate per delibera dell'Onu nel Golfo.Perchè arabo avrebbe dovuto essere il dito che faceva scattare il primo colpo,per delibera dell'Onu,contro le truppe irachene.Perchè arabo era il paese che aveva subito la violenza da parte di un altro paese arabo.Solo così avremmo creato le premesse perchè - nonostante la gravità della situazione attuale - non si rendessero più difficili i rapporti già difficili tra la cultura dell'Islam e le diverse culture della comunità internazionale.

Ho preferito uscire dall'aula perchè pochi minuti prima del mio intervento sulle dichiarazioni di Andreotti sono arrivati a Montecitorio i primi dispacci con le notizie del bombardamento di Bagdad rendendo del tutto vano e pleonastico il parere del parlamento italiano in una strategia che comunque registrava un cambiamento tra la logica dell'embargo(fatto in maniera ipocrita) e quella dell'azione militare, che io,accettando la Carta dell'Onu,non potevo allora e non posso ora, escludere come estrema 'ratio'.

In conclusione:pieno accordo sui punti 1 e 2 della memoria Cicciomessere.Sul punto 3,quello del voto dei radicali,ovviamente dissento.Proprio perchè non credo alla verità della frase di Roberto :'questi paesi e in particolare gli Usa da una parte hanno valutato che l'embargo non avrebbe avuto l'effetto desiderato'.Perchè l'embargo fin dall'inizio era finto e doveva portare a uno sbocco più consono alle esigenze di surplus dell'industria bellica e a quelle di un rinnovo del campionario gravemente compromesso dalla distensione est-ovest.Perchè non concordo neanche con l'altra affermazione secondo cui gli Usa ed altri paesi non 'ritenevano che Hussein avrebbe ingaggiato uno scontro militare che lo avrebbe visto con certezza perdente'.Affermazione che dimostra come esistano anche fuori dal medio oriente gli 'homines unius libri'.

Sul punto 4:a proposito della scelta difficile e impopolare di votare 'sì'.Voglio ricordare a Roberto che certo lo sa,che non è stato meno difficile per me dissociarmi dalla maggioranza dei sì e governativi e del mio gruppo,nonchè dai 'no' che dall'altra parte del parlamento venivano gridati con un condimento di argomenti, per me inaccettabili, cui faceva eco,nella piazza di Montecitorio un revival di vecchie canzoni della mia adolescenza:fuori l'Italia dalla Nato,fuori la Nato dall'Italia,cui non erano state modificate le parole forse perchè la canzone melodica italiana non ama le parole terminanti in consonante come Saddam-Hussein-Irak-Kuwait.

Sulla seconda parte del punto 4:io non ho sentito il bisogno di confortarmi con una frase di Gandi per capire che il "quando ce vo',ce vo'" può avere la dignità della democrazia quando viene pronunciata dall'Onu ma non sempre quando viene sponsorizzata da chi dalla guerra ricava lauti dividendi.

Punto 5,guerra o azione di polizia.Concordo perfettamente con gli argomenti di Roberto.E proprio perchè li condivido non ho potuto neanche prendere in considerazione il voto d'astensione fatto da Mauro Mellini che proprio su questo ha sviluppato il suo discorso d'aula:essere questa una guerra sotto mentite spoglie.

Punto 6.Lo trovo molto bello.Non ho personalmente alle mie spalle la storia di Cicciomessere.Ho fatto il servizio militare non per passione ma perchè ritenevo che fosse una tassa da pagare.Quando ho scoperto che non era così ho continuato a farmi i miei diciotto mesi ma li ho messi a frutto denunciando quaranta tra generali,colonnelli,maggiori,capitani,tenenti e sottotenenti per vilipendio della Costituzione,apologia di fascismo , oltraggio alla truppa., sistematica violazione dei regolamenti militari oltrechè di furto,appropriazione indebita,concussione,corruzione ecc.-

Punto 7:sul preambolo dello Statuto.Tutto molto bello e ben detto.Non capisco perchè Roberto dopo aver tessuto le lodi della ricerca contro il possesso,dell'incertezza contro l'arroganza di chi ha certezze.dica che ha 'scelto la bestemmia della guerra piuttosto che accettare la sconfitta della rassegnazione e della complicità'.Facendo credere,credo con tutta innocenza,che la guerra abbia come corno dilemmatico il rassegnato imbelle e complice.Io credo che il paradosso radicale debba essere molto più consistente:imbelli e imboscati si sono sempre ritrovati e tra gli interventisti e tra i neutralisti così come fanatici bellicisti non mancano mai negli opposti schieramenti.Aristotele ci ha abituati alla logica del 'tertium non datur'.Che è servita egregiamente per duemila anni alle culture dell'intolleranza,alle culture 'dell'unico libro'.Oggi sappiamo, con molto panico e sgomento, che tra due punti di un segmento,tra i due corni di una verità,tra due verità anche molto vicine si possono aprire baratri di inf

inite nuove possibilità come già avevano intuito Zenone di Elea e il suo maestro Parmenide tanto tempo fa.E' in questo abisso di opportunità che bisogna saper cercare gli elementi per costruire un futuro più vivibile per tutti.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail