Voglio ora rispondere ad alcune critiche che mi hai rivolto.Salomonicamente dirò che un po' sei tu che non hai capito e un po' sono io che non mi sono spiegato bene.
PUNTO 1: so benissimo che per noi radicali è molto importante se un congresso sia o meno deliberativo.
Ho detto solo che questa cosa non è rilevante per quel che riguarda il voto radicale sul golfo.
Se il P.R. avesse preso ufficialmente (in un congresso deliberativo) una posizione interventista, allora sarebbe stato necessario un altro congresso deliberativo per cambiare quella decisione.
Ma, non essendo stata presa alcuna posizione ufficiale, ALLORA, IN QUESTO SENSO, non è rilevante se il congresso sia deliberativo o meno.
PUNTO 2: mi hai ricordato che le proposte di "bombardamento" di informazione e rafforzamento dell' embargo sono già state fatte.
MA E' PROPRIO QUELLO CHE HO DETTO!!!
Proprio perchè c' erano queste proposte giustissime si poteva evitare l' intervento armato!
Ho trovato molto buona la risoluzione radicale formulata da Pannella alla fine dell' anno scorso e presentata poi alla camera dal gruppo Federalista Europeo; ed è PROPRIO PER QUESTO che mi è dispiaciuto molto che ci si sia rassegnati subito all' ineluttabilità del conflitto.
PUNTO 3: mi ricordi, inoltre, che "abbiamo votato l' invio degli italiani nel golfo a intervento armato già deciso altrove".
Sarebbe un po' come dire: "noi non volevamo il conflitto, ma visto che era già scoppiato non potevamo che approvarlo".
Scusami, ma se ragionassimo così dovremmo fare come i repubblicani che, in pratica, dicono: "Noi non vogliamo la lottizzazione, ma visto che già c' è..."
PUNTO 4: mi accusi di aver fatto un sunto riduttivo della nonviolenza.
Forse non era chiara l' ironia nel mio messaggio n. 514 in questa conferenza, ma il "sunto riduttivo" che ho riportato NON è la mia idea di nonviolenza, bensi' quella che state facendo passare in questi giorni!
Ti prego di leggere con attenzione quel mio messaggio.
PUNTO 5: e se, infine, rileggerai con attenzione anche il messaggio n. 517 ti accorgerai che, proprio perchè sono sempre stato contro la lotta armata (anche quando giusta o comprensibile!) sono oggi contro questa guerra.
Io continuo a credere che la violenza sia sempre una cosa da rifiutare, anche se usata per scopi giusti.
Mi sono sempre rifiutato di partecipare a manifestazioni che inneggiassero all' Intifada, proprio perchè questa è una rivolta sostanzialmente giusta, ma con la violenza (sia pure violenza dei sai)
non si costruisce niente di buono; così anche per il Golfo.
In quel drammatico dicembre dell' 89 dicevo che uccidere Ceausescu era un atto comprensibile (data la disperazione dei rumeni!), ma da evitare ad ogni costo, poiché dalla eliminazione fisica di un tiranno non potrà mai nascere una vera democrazia.
Mi sembra che gli eventi (i minatori di Iliescu etc.) mi (e ci) abbiano dato ragione. Purtroppo!
COMUNQUE anche in un' ottica che accetti l' eventualità della guerra io resterei contrario al voto della settimana scorsa alla camera.
Napolitano, che è un uomo estremamente realista, ha detto che lui non esclude in assoluto l' uso delle armi, ma in questa situazione si schiera ugualmente per il "no", dal momento che è stato dimostrato che l' embargo aveva bisogno di altri quattro o cinque mesi per sortire i suoi effetti.
Come puoi vedere, quindi, anche essendo realisti si poteva dire di no alla guerra
un abbraccio
Adriano