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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Sergio - 25 gennaio 1991
FRANCO BERARDI

Il Manifesto di ieri, giovedì 24 gennaio, pubblicava la seguente dichiarazione di Franco Berardi. Il testo successivo a questo conterrà la mia risposta.

"Nella primavera del 1990 mi sono impegnato in una campagna antiproibizionista che mi ha condotto ad iscrivermi al Partito radicale che di quella campagna era animatore. Non ho mai pensato di dover condividere tutte le posizioni di quel partito, ma oggi accadono fatti nuovi, troppo grandi e troppo gravi per poterli ignorare. Il partito radicale ha scelto di appoggiare in Parlamento e nel paese la partecipazione italiana alla guerra dell'occidente contro l'Irak.

Io non so se esistano guerre giuste, ma un partito non violento dovrebbe comunque non accettarne l'inevitabilità. Ed inoltre la guerra che si combatte nel Golfo non è una guerra giusta, ma una guerra sporca, ipocrita, che ben presto tutti riconosceranno come un crimine gigantesco contro l'umanità.

Il diritto internazionale non può essere chiamato a giustificare il massacro: l'occidente ha armato spalleggiato finanziato ed incoraggiato il dittatore fascista Saddam Hussein quando costui aggrediva l'Iran violando cento volte più spudoratamente di oggi il diritto internazionale.

L'occidente non ha fatto nulla per impedire la violazione del diritto internazionale da parte di Israele nei territori palestinesi e da parte della Siria in Libano. Dunque il massacro di questi giorni ha una sola vera finalità: il controllo occidentale sulle risorse petrolifere, la riaffermazione dell'arrogante predominio della razza padrona, il rifiuto di mettere in discussione la distribuzione della ricchezza nel pianeta. A questo scopo si mandano i soldati per massacrare e per morire. Questo orrendo misfatto ha nei radicali dei complici. Io non intendo essere complice dei radicali.

Coloro che hanno portato l'Italia in questa guerra non solo hanno violato la Costituzione, ma si sono assunti l'enorme responsabilità di giustificare un massacro e di portare l'intero pianeta sull'orlo di un abisso. Da questo abisso si potrà forse regredire soltanto se sapremo scatenare tutta la forza della non violenza, della disobbedienza, dell'obiezione e della diserzione.

Per questa ragione dichiaro la mia estraneità al partito radicale, e restituisco la tessera di questo partito."

 
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