IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA
PREMESSO
che la pace, la libertà ed il diritto all'autodeterminazione dei popoli rappresentano valori non mediabili e indivisibili, posti alla base del diritto internazionale moderno e di una superiore etica delle genti. Valori divenuti assoluti in epoca recente grazie alla fine della guerra fredda e alla distensione est-ovest, col superamento della politica di blocchi e, in Europa, della filosofia di Yalta attraverso la riunificazione della Germania e l'autodeterminazione dei Paesi dell'Est Europeo;
che tali valori sono stati drammaticamente calpestati dalla annessione militare da parte dell'Irak del Kuwait e da tutti i comportamenti successivi del Governo di quel paese e del suo Presidente Saddam Hussein, così come dalla repressione recente del Governo Sovietico della legittima aspirazione storica del popolo baltico all'autodeterminazione;
che tutte le risorse della politica e della diplomazia attraverso le risoluzioni e le iniziative dell'ONU, di altri organismi internazionali, della CEE e di singoli Governi, di autorità religiose e civili, di singoli cittadini, sono state vanificate dagli ostinati rifiuti dell'Irak sino alla scadenza dell'ultimatum del 15 gennaio fissato dalla risoluzione n. 678 dell'ONU.
TUTTO CIO' PREMESSO, IL CONSIGLIO REGIONALE
CHIEDE
alla C.E.E. ed al Governo Italiano di insistere nei confronti dei Paesi e delle organizzazioni arabe affinché, nonostante la scadenza dell'ultimatum, non desistano dai tentativi di convincere Saddam Hussein ad evitare la guerra, ritirandosi dal Kuwait.
Questo atto contribuirà anche ad avviare finalmente una Conferenza di pace sul Medio Oriente che ricerchi una soluzione negoziata su tutte le questioni aperte relative al conflitto Arabo Israeliano e al diritto del popolo Palestinese ad avere una patria come a Israele di avere garanzie di sicurezza;
di dare, laddove i tentativi di pace dovessero fino all'ultimo fallire, piena solidarietà ed attuazione alla Risoluzione O.N.U., concorrendo al ripristino dell'ordine internazionale di quella parte del Golfo nel quadro delle iniziative concertate sotto l'egida delle Nazioni Unite, e dei doveri di lealtà che l'Italia ha verso la Comunità Internazionale;
di esprimere grande preoccupazione e condanna per l'aggressione sovietica della Lituania, invitando il Governo Italiano e la CEE ad adoperarsi con ogni mezzo, sino alla eventuale sospensione degli aiuti economici all'URSS, affinché sia ripristinata la libertà dei popoli baltici alla pacifica autodeterminazione, valorizzando il ruolo dell'O.N.U.
IL CONSIGLIO REGIONALE CHIEDE INOLTRE AL GOVERNO
di rivolgere un appello solenne alla Comunità Internazionale perché, prima di passare all'eventuale uso delle armi, venga immediatamente approntata e realizzata, in conformità con la risoluzione n. 678 dell'O.N.U., una grande offensiva di informazione dell'opinione pubblica irakena, araba ed internazionale, con tutti i mezzi che la moderna tecnologia e la potenza delle forze in campo consentono, a sostegno del diritto e della pace, dell'indipendenza del Kuwait e delle determinazioni dell'O.N.U., per la denuncia dei crimini passati presenti o in preparazione - anche all'interno dell'Irak - da parte del regime di Bagdad;
IL CONSIGLIO REGIONALE
nell'augurarsi che la pace possa prevalere, invia ai giovani Italiani in armi, dislocati nell'area del Golfo, il grato e riconoscente messaggio di solidarietà degli italiani e dei lombardi.
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Hanno votato a favore: DC, PSI, PRI, PLI, PSDI, Antiproibizionisti, MSI