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Cicciomessere Roberto - 8 febbraio 1991
(7) LA "POISON GAS CONNECTION"

I fornitori occidentali di armi e tecnologie non-convenzionali

all'Iraq e alla Libia

Rapporto speciale redatto da

Kenneth R. Timmerman per conto del Simon Wiesenthal Center

E.Il rapporto del governo tedesco

Il vero "segreto" di Samarra è stato il suo restare segreto per tanto tempo. Malgrado la precoce denuncia sulla stampa del coinvolgimento tedesco nella costruzione dell'impianto, poco o nulla è stato fatto a Bonn per porvi fine. Il governo Kohl lo ha ammesso nel presentare il proprio unico rapporto pubblico al parlamento sull'impianto di Samarra. Il rapporto reca la data del 20 dicembre 1988:(36) in altre parole, ad oltre quattro anni di distanza dai primi resoconti comparsi sulla stampa sulle consegne di gas venefici all'Iraq, e cinque anni dopo i primi avvertimenti riservati da parte degli Stati Uniti circa il coinvolgimento delle ditte tedesche.

Nel rapporto del 1988 il governo tedesco ha dichiarato che le proprie indagini sulle vendite illecite di armi chimiche all'Iraq avevano avuto inizio solo nel novembre del 1987. In data 25 novembre la polizia tedesca effettuava perquisizioni a carico di 29 persone o ditte che, secondo il rapporto si riteneva che fossero impegnate nella vendita di armi chimiche all'Iraq. I documenti sequestrati venivano consegnati alla Dogana tedesca. Il rapporto cita le seguenti ditte tedesche tra i principali trasgressori:

- W.E.T. (Water Engineering Tradin) GmbH, di Amburgo;

- Karl Kolb GmbH & Co. KG, di Creieich bei Offenbach

- Pilot Plant GmbH, di Dreieich;

- Prussag AG, di Hannover;

- Heberger Ban GmbH, di Schifferstadt bei Ludwigschafen.

Nel dicembre del 1988 risultavano incriminate in totale 38 persone, mentre erano state condotte oltre 50 perquisizioni. Ma il governo tedesco si dice "tuttora privo di prove complete" atte a dimostrare la realizzazione di alcunchè di illecito, conclude il rapporto. Si tratta di una ammissione rimarchevole. Nella sua risposta scritta al rapporto, il parlamentare dell'opposizione Norbert Gansel si è chiesto se le spedizioni all'Iraq continuassero per "una pura coincidenza, ovvero dimostrassero l'impotenza del governo di fronte ai grossi interessi affaristici." O, cosa ancora peggiore, osservava Gansel, forse il caso Samarra era indice di una "politica governativa non dichiarata"? Malgrado le insistenti richieste da parte di Gansel e di altri parlamentari tedeschi, il governo di Bonn non ha mai fornito un resoconto più dettagliato circa le spedizioni di gas venefici all'Iraq, nè in sedute pubbliche nè in sede di commissioni.

F. Elenco parziale di ditte tedesche coinvolte

Il numero delle ditte tedesche impegnate nella fornitura all'Iraq di gas venefici, di missili balistici e di attrezzature per la loro fabbricazione in loco è tuttora in aumento. Ma una cosa è certa: i veri "segreti" di Samarra non sono in Iraq, ma a Bonn.

Il seguente elenco è stato estratto da quello più completo della banca di dati riprodotto in appendice. I lettori interessati possono far riferimento a quest'ultima fonte.

- Anton Eyerle: laboratori tossicologici mobili

- Aviatest (consociata della Rheinmetall): attrezzature per produzione dell'impianto di Samarra; tunnel aerodinamico per il complesso della Saad 16 per la ricerca e la sperimentazione a Mosul.

- BP (tedesca): apparecchiature per ricerche chimiche.

- Blohm (consociata della Korber AG): macchine utensili per il centro ricerche della Saad 16.

- Carl Zeiss: attrezzature non specificate per gli impianti per armi chimiche.

- Degussa: attrezzature non specificate per il centro ricerca dalla Saad 16.

- Fritz Werner Industrie: macchine utensili CNC.

- Gildemeister Projects GmbH: pricipale paaltatore per il centro ricerche della Sad 16 (contratto firmato in data 16/1/84).

- Heberger Bau GmbH: Lavori di costruzione agli impianti per le armi chimiche.

- I.B.I. Engineering: Costruzione di impianti per armi chimiche;

-Infraplan: Impianto di gas nervino a Fallujah (Progetto 9230).

-Integral/Sauer Informatic/ICME: programmi di computer per il centro di ricerche Saad 16.

- Iveco Magirus-Deutz: veicoli per laboratori tossicologici mobili.

- Joseph Kuhn: Armi batteriologiche (micotossine TH-2, T2)

- Karl Kolb : Principale fornitore di attrezzature e prodotti chimici per l'impianto di Samarra. Nel luglio 1987, ha ottenuto ulteriori ordinativi per contribuire alla ricerca sulle armi chimiche alla Saad 16.

- Korber AG: macchine utensili per la Saad 16.

- KWU: tecnologia nucleare.

- Mauser: macchine utensili per la fabbricazione di armi; ricerca e progettazione sulle armi.

- MBB: apparecchiature di laboratorio per ricerche sulle armi chimiche; vasta collaborazione per i programmi missilistici in Iraq tramite il Consen Group svizzero; fornitura di addestramento, disegni, supporto tecnico; licenze per esplosivi combustibile-aria.

- Pilot Plant: forti consegne di attrezzature per produzione agli impianti di armi chimiche di Samarra e al Fallujah. Nel 1989 la compagnia è stata liquidata.

- Plato-kuehn: Tossine per armi biologiche.

- Preussag: Attrezzature speciali per purificazione dell'acqua per l'impianto di armi chimiche di Samarra.

- Quast: vasi per reattore per la produzione di Sarin.

- Rhema-Labortechnick: Sistemi di ventilazione per l'unità di ricerca di armi chimiche a Samarra.

- Sigma Chemie: Armi betteriologiche, precursori di virus.

- Thyssen: Attrezzature per la fabbricazione di armi e munizioni.

- Tesa: Attrezzature di fabbricazione ignote.

- Transtechnica (consociata della MBB): principale fornitrice di tecnologia per il complesso di ricerca Saad 16. Perquisita dalla dogana tedesca nel 1989.

- W.E.T. Engineering: Precursori di armi chimiche per iprite, Sarin e Tabun; linee di produzione per il Sarin ed il Tabun presso l'impianto per armi chimiche di al Fallujah. I dirigenti della società sono stati arrestati nel 1990.

- WTB Walter Thosti Boswau: Attrezzature per la produzione di gas nervino.

 
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