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Cicciomessere Roberto - 8 febbraio 1991
(8) LA "POISON GAS CONNECTION"

I fornitori occidentali di armi e tecnologie non-convenzionali

all'Iraq e alla Libia

Rapporto speciale redatto da

Kenneth R. Timmerman per conto del Simon Wiesenthal Center

G.Il Progetto 395

Il gas venefico è di per sé un'arma di barbarie e di terrore. Ma unito con i missile balistici, capaci di portare testate di armi chimiche su obiettivi distanti centinaia di chilometri, esso diviene un'arma strategica, capace di alterare l'equilibrio regionale, e persino mondiale del potere.

Progetto 395 è la denominazione generale assegnata dalla Military Production Authority irachena ai propri progetti in materia di missili balistici. Sin dall'inizio, l'Iraq ha elaborato questi ed altri vettori (bombardieri a largo raggio come il Mirage 2000, ovvero il "super-cannone" dell'ingegnere balistico canadese, Dr. Gerald Bull, assassinato) quali mezzi per estendere la propria influenza in tutto il Medio Oriente e, di là, sull'intera area mediterranea. Come i programmi di armi chimiche, così il Progetto 395 è stato guidato dal chimico iracheno formatosi in Germania, Ten. Generale Dr. Amer Hammoudi al Saadi.

Il progetto 395 è stato suddiviso in quattro parti principali:

- un complesso di ricerca e sperimentazione al livello più avanzato, chiamato Saad 16 creato, per la parte tecnica, da ditte tedesche ed austriache a Mosul;

- un impianto per la piegatura dei metalli, destinato a realizzare le modifiche del corpo di missili (per la valorizzazione degli SCUD-B) ovvero alla loro costruzione (per i progetti di missili a combustibile solido dell'Iraq). Esso è stato denominato Progetto 124, e situato a fianco dell'impianto per la produzione di Tabun e di Sarin nei pressi della città di al Fallujah;

- un impianto per la fabbricazione di propellente a base di combustibile solido, denominato Progetto 96, costruito ad al-Hillah, 17 chilometri a sud di Bagdad. E' qui che il giornalista britannico Farzod Bazoft si è recato per indagare in merito ad una grossa esplosione verificatasi nell'agosto del 1989; (37)

- il Centro di ricerca spaziale An-Anbar, costruito nel deserto nei pressi di Kerbala, dove l'Iraq ha lanciato il primo razzo sperimentale a 3 stadi il 5 dicembre 1989.

Dall'aprile del 1987, molte delle tecnologie ricercate dall'Iraq per i propri programmi missilistici sono entrate a far parte delle linee direttive del Missile Control Technology Regime (MTCR). In precedenza, l'Iraq acquistava buona parte della sua migliore tecnologia dagli Stati Uniti, con contratti perfettamente leciti, approvati dal Dipartimento del Commercio.

In una lettera del 27 febbraio 1985, inviata al predetto Dipartimento dal direttore dello Stabilimento Generale SAAD (appaltatore generale per la Saad 16), M.B. Namody, si precisava che il centro avrebbe contenuto 76 tra laboratori ed officine. Un elenco allegato alla lettera forniva dati più dettagliati. La maggior parte dei laboratori riguardavano settori applicabili alla ricerca sui missili e sulle armi chimiche, come la produzione del combustibile, gli effetti di vibrazione e frizione, la stabilità dei miscugli, l'aerodinamica, le macchine a turbina, le microonde e via dicendo.

Ecco alcuni esempi di attrezzature approvate per la vendita, dal Dipartimento del Commercio, all'impianto di ricerca della Saad 16 a Mosul:(38)

9 maggio 1985: una ditta tedesca chiede di poter esportare un display USA per la grafica del televideo alla Saad 16 (pratica del Dipartimento del Commercio A897641). La richiesta viene approvata senza condizioni.

5 luglio 1985: una ditta americana chiede di poter esportare apparecchiature elettroniche alla Saad 16, tra cui un analizzatore di spettro da 100 Hz, un analizzatore di rete, 5 contatori elettronici da 18 GHZ, e 6 oscillatori da 275 MHZ (pratica del Dipartimento del Commercio B017620). La richiesta viene tenuta in sospeso.

26 dicembre 1985: una ditta americana chiede di esportare un sistema analizzatore di rete scalare da 10 MHz-40 GHz alla Saad 16 (pratica del Dipartimento del Tesoro B075875). La richiesta viene approvata senza condizioni.

Anche dopo la firma dell'MTCR, alcune pratiche sono riuscite a passare. Tra di esse figurano le seguenti:

3 giungo 1987: una ditta americana richiede il permesso di esportazione di un sistema di computer da 19,9 Mbit alla Saad 16 "per il controllo della elaborazione e per la valutazione dei dati" (pratica del Dipartimento del Commercio 232594). La richiesta viene approvata senza condizioni.

28 aprile 1988: una ditta americana chiede di poter esportare due microcircuiti lineari per l'università di Mosu, da impiegare in un oscilloscopio (pratica del Dipartimento del Commercio B320131). La richiesta viene accolta senza condizioni.

Ma, per la maggior parte, l'MTCR ha costretto l'Iraq a cercare altrove i presidi tecnici più avanzati della tecnologia missilistica. Ancora una volta, esso si è rivolto principalmente alla Germania Occidentale.

 
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