Milano, 4 febbraio 1991
Carissimi Cinque,
tra ONU, Saddam e Bush io scelgo il Partito Radicale, anche se il mio dissenso sulle posizioni prese dalla maggioranza dei parlamentari radicali sulla questione Golfo-Guerra esiste, ed è anche forte.
Le ragioni sono state espresse molto dettagliatamente da Francesco Rutelli, da Lucio Manisco in "Samarcanda", oltre che dal quarantesette per cento del parlamento americano.
Adesso più che mai, però, è giunto il momento di occuparsi di politica, di non lasciar fare, di non ripetere: "tanto noi non contiamo niente!". Solo un grande Partito Transnazionale può lavorare davvero per preparare la pace, esportare democrazia e quindi diritto. Ma se questa internazionale continua a camminare con queste forze così limitate, rimarrà isolata e non potrà che fallire.
Cari Tutti, meditate e conseguentemente agite.
Questa è la mia dichiarazione, il mio "perché", il mio invito agli indecisi o a quelli che non condividono completamente o criticano certe decisioni, ad iscriversi a questa speranza che si chiama Partito Radicale Transnazionale.
Cinque carissimi saluti,
Rossella Casale
P.S.: dopo tante citazioni gandhiane, eccone una di S.Agostino: "non si può ammazzare a fin di bene".