Ho inviato ad alcuni giornali la presente. So che voi lavorate in questa direzione e allego un contributo per il vostro impegno finalizzato a quanto segue.
Egregio Direttore,
da quanto è successo nel Golfo con le tragiche conseguenze (150.000 caduti, mutilazioni, disastri ecologici, rovine...) formulo i seguenti auspici che potrebbero evitare ulteriori guerre.
Ecco, sintetizzando, la grande speranza che non dovrebbe essere utopia: un solo "adeguato" Esercito Internazionale per la reale difesa di tutti gli Stati che formano l'ONU i quali concorrerebbero a finanziarlo in proporzione alle proprie risorse.
I militi sarebbero professionisti volontari in entità proporzionale alla popolazione di ciascun paese.
La gestione di questo esercito sarebbe democratica ed il Comando a rotazione.
Questo esercito avrebbe veramente funzioni di "polizia" e gli unici armamenti (solo convenzionali) verrebbero realizzati esclusivamente per esso: sicuro deterrente contro eventuali futuri Saddam Hussein che sempre sono esistiti e che, purtroppo, sempre ci saranno.
Ipotizzando queste forze armate della dimensione dell'attuale esercito U.S.A. (certamente esuberanti per il nostro scopo), resterebbero a disposizione della comunità mondiale le risorse ora impiegate per tutti gli altri eserciti, U.R.S.S. compreso. (Si pensi che l'Iraq impiegava per il proprio esercito il 30% del proprio PIL).
Risorse immani che, impiegate in parte a protezione civile dei singoli stati con servizio di leva non armata, per la rimanenza potrebbero servire a combattere la fame nel mondo prima e per lo sviluppo dei paesi sottosviluppati poi.
Lo sviluppo favorirebbe la democrazia, il contenimento delle nascite, l'aumento della qualità della vita, in una parola la PACE.
Luciano Adometti