Alessandra, quello che era chiarissmo nel mio scritto era che si trattava di una citazione: a memoria, ma se credi mi sottoporro' al tedio della ricerca per la citazione testuale, se l'articolo non fosse nell'archivio. Citavo un articolo di Herbert Pagani scritto in favore del diritto dello Stato d'Israele ad avere come propria capitale Gerusalemme ("l'anno prossimo a Gerusalemme"), dove la domanda era, diciamo, retorica: "dopo quanti anni decade il diritto di un popolo ecc.". Il riferimento e' dunque estremamente preciso, anche se non testuale. Come ulteriore provocazione, potrei aggiungere anche che, delle tre "religioni monoteiste" - e qui l'imprecisione c'e', nel senso di considerare per la religione cristiana la confessione cattolica come magna pars: me ne assumo la responsabilita' per essere breve -, l'ebraica, sebbene sia la pia' antica e' l'unica a non avere ancora riconosciuta la propria capitale, a differenza dei cattolici (Roma) e dell'Islam (La Mecca). Perche'?Detto questo, sono radicale perche', oltre queste diatribe, i diritti non cambiano, a Gerusalemme, a Roma, o a Medina, c'e' lo stesso diritto alla vita e alla qualita' della vita e "alla vita del diritto", a non essere torturati o uccisi, a professare liberamente il proprio credo politico o religioso, a mangiare carne di porco o a non mangiarla, a bere alcool o a non berlo, a fumare marihuana o no, ad andare a cinema (o in discoteca, e fino alle 4 del mattino, o le 5, le 6...) il lunedi', il giovedi', il venerdi' o il sabato sera, per finire con il diritto delle donne a guidare l'automobile. Per cui, sul piano personale, ti ribadisco che mi pare molto spesso si faccia i finti tonti su molte cose tipo anchel'iscrizione al Partito radicale, oppure l'essere antiproibizionisti tout court piuttosto che "solo" sulla droga e sulla crriminalita' politica e comune: ma qui anticipo la risposta a Laura). La terra d'Israele... o l'Arabia, la Finlandia, la Groenlandia...
Laura, no, non capisco. Io sono un elettore antiproibizionista che protesta e dissente per il voto espresso (su una materia non espressamente concordata, tu dici: ed e' vero) da un eletto antiproibizionista che non e' quello che ho votato io perche' questi si e' dimesso dando luogo al subentro del successivo (o mi sbaglio?). Non e' lecito? e perche'no, se e' lecito? Io credo che sia lecito, e anzi doveroso, come cittadino, come radicale, come antiproibizionista e come "agora'-iano", come quindicesimo dei non eletti e come tutto quello che vuoi.