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Conferenza Partito radicale
Quattrocchi Alessandra - 4 aprile 1991
handicap, scale e leggi
magari il comune di Roma mandasse davvero in giro signore e signori a verificare porte e corri? } ¢{ doi dei grandi alberghi di Roma.

magari questo fosse il preludio ad una reale applicazione della legge control le barriere architettoniche.

Anzi delle leggi, perchè di leggi ce ne è più d'una in questo paese allo ssbando. L'apporto del partito radicale alla lotta per i diritti dei portatori di handicap è stata determinante.

Eppure queste leggi, di cui la prima data dall'inizio degli anni 70, sono ampiamente disattese dallo stato stesso, nell'assoluta tranquillita' generale.

Forse non tutti sanno che per legge non ci potrebbe essere edificio o locale appartenente a organismi pubblici non raggiungibile da una persona in sedia a rotelle. Non potrebbero esserci locali aperti al pubblico in cui una persona in sedia a rotelle (lasciamo perdere chi ha un ginocchio dolorante come marco B

come Marco Benedetti, dicevo, e lasciamo perdere gli anziani che non camminano bene) non possa entrare.

faccio un breve elenco delle strutture APPARTENTI ALLO STATO nella città di Roma che sarebbe possibile far chiudere perchè funzionano apertamente al di fuori della legalità (architetture littorie con lunghe rampe di scale, sopraelevazioni, gradoni "decorativi", e assoluta mancanza di un'entrata secondaria priva di scale o di un apparecchio tipo servoscala che forse deturperebbe l'estetica del luogo ma permetterebbe l'accesso a una certa fetta della popolazione):

L'auditorium della Rai al Foro Italico

Tutta l'Università degli studi di Roma la Sapienza (alla faccia del diritto allo studio)

Praticamente tutte le scuole pubbliche della città (e conseguentemente tutti i seggi elettorali in caso di elezioni)

La Posta Centrale di viale Mazzini

Buona parte dei locali delle USL (a piazzale degli Eroi e a via Fornovo, per esempio, il servoscala è stato installato da poco; ricordo un episodio ridicolo nella sua delirante follia in cui una seduta della Commissione che avrebbe dovuto decidere dell'assegnazione dei gradi di invalidita' (due terzi, invalidità totale etc) per un gruppo di invalidi civili che aveva fatto richiesta della pensione di invalidità, appunto, si tenne nei locali della USL di via Fornovo, all'epoca non ancora dotata di servoscala ma dotata in compenso di una bellissima scalinata di una decina di gradini).

Inutile aggiungere che spostandosi verso Nord la vita di un handicappato diventa piu' semplice, spostandosi verso Sud diventa piu' complicata e spostandosi a Londra o a Parigi diventa di una semplicità che ha dell'illusorio - cosicchè ci si trova a meravigliarsi di facilitazioni che pure sarebbero garantite per legge anche qui, e ci si trova a rilassarsi nella sensazione di essere tornati persone umane e non una sorta di pacco sgradito che pure, ostinatamente, vuole raggiungere una certa destinazione e per riuscirci deve appellarsi all buona volontà dei singoli.

Ultima notazione. Chi conosce l'Universita' la Sapienza sa che l'accesso alle singole facoltà (anche quello alle segreterie) è impedito da lunghissime scalinate e che non esistono ingressi secondari privi di scale.

Un servo scala atto a superare una di quelle scalinate costerebbe al Comune circa 10 milioni.

alessandra.

 
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