Venghino signori venghino, avvicinatevi, leggete, godetevi i prossimi mila bytes di questo comizio telematico che mi onoro di trasferire su Agora' Telematica, piazza del Partito radicale.
Io mi auguro che il maggior numero di utenti di questa banca dati radicale, sia lettore ed utente della banca dati nel suo complesso, e non solo per i settori che lo "interessano". Il valore di "questa", e sottolineo questa, forma di organizzazione radicale della comunicazione deve essere intesa al suo vero livello, globale, altrimenti il suo uso non e' che un passatempo, o una forma di gioco tendenzialmente distruttiva per se' e per gli altri. Se non ho capito male, e' quanto si segnala in conferenza eccetera parlando delle varie forme di ostracismo chat - line.
Per altro verso si potrebbe altrimenti fare riferimento alla conferenza agora' dove evidente e' stata la contrapposizione tra "utenti non iscritti" e iscritti al Partito radicale quando si e' sviluppata la discussione circa quantita' e qualita' delle notizie (con particolare riferimento alle notizie tv, riservate agli iscritti al partito radicale). O ancora alla nota con cui A.Berretti accompagna notizie e analisi circa i Curdi prese da GreenNet e riversate in Agora' a gratuito beneficio di tutti gli utenti. O ancora, a quanto si legge in conferenza il fatto del giorno a proposito di onesta' e di organizzazione. Praticamente tutt'intorno, non possiamo che andare a sbattere il naso nello stesso meta-dialogo parlato con lo stesso metalinguaggio.
Per la gioia di tutti, benvenuti ad un comizio domenicale. Viva il Partito radicale, viva l'unica Agora' (almeno un po') democratica, viva il bunker di Via di Torre Argentina, viva ogni compagno e compagna iscritti al partito radicale. Viva il Partito radicale e viva Agora' per la speranza che essi possano essere liberati dal bunker e dalla dimensione omeopatica, perche' liberata si e' la gente dalle dittature che la circondano, e che sono anche dittature caratteriali e dello spirito: viva la speranza quotidiana di fare di questo paese non il paradiso in terra, ma un paese dove la speranza di farne un paese migliore sia opera e conquista quotidiana. Viva il mondo civile e nonviolento dove e' affermato e garantito il diritto alla vita e dove vive il diritto, viva questo mondo che e' in noi e che noi speriamo di vedere, di vivere e di fare. Vivano i compagni radicali cosi' vanagloriosi (come recentemente "con affetto" me li ha definiti una gentile signora intervistata per strada) anche per essere vivi, per ave
r saputo esistere e resistere nel bunker di Torre Argentina e nelle piazze bagnate di sangue di tutto il pianeta. Per tutto questo e per altro ancora, viva...!!!
Certo, e' una professione di fede; ma che vivano queste cose e' tanto più possibile utile e necessario in Agora' telematica, e forse in Agora' quanto tutto questo sia davvero bello e giusto puo' essere riconosciuto in modo tanto piu' rigoroso e obiettivo, scientifico, basta leggere e comprendere un certo percorso.
Ringrazio certo A.Berretti per aver consentito la lettura dei testi da GreenNet. Devo dire la verita' personalmente li ho semplicemente scorsi rapidamente, come ulteriore conferma di un fatto che mi appare ormai come assodato. Nel processo sempre piu' distruttivo, nella contrapposizione generale (per esempio: per dirla con questo linguaggio che e' gia' della politica) tra diritto internazionale: degli Stati o dei popoli e delle etnie, oppure tra democrazia e non-democrazia, nel grande conflitto globale e planetario, ma anche (per dirla con un altro linguaggio) individuale e personale; oppure nella contrapposizione tra donna e uomo, tra maschile e femminile, il vero elemento cardine e' la persona: la persona, uomo o donna, che con intera la sua specificita', si riconosce come essere vivente; la persona concreta, la persona davvero come "mens sana in corpore sano", viva e vitale, e non per esempio nell'accezione negativa di "persona" come maschera dell'individuo; la persona che in quanto essere vivente consape
vole e responsabile, interagisce per il miglior risultato possibile per se' e per gli altri. E per dirla magari anche piu' cripticamente, forse in un linguaggio molto personale di sogni e di visioni, la persona di cui " - La vita privata, cio' che e' semplicemente umano, e' piu' importante, piu' grande, piu' tragico di tutto quel che e' pubblico. E questo puo' forse sembrare assurdo agli orecchi d'oggi. Ma e' quel che credo, quel che credero' fino alla mia ultima ora - Joseph Roth, Confessione di un assassino, 1936: Oggi, di Guido Ceronetti" , su "La Stampa" di oggi, domenica 14 aprile 1991.
Allora: il percorso del Partito radicale fino ad oggi, 14 aprile 1991 e' approdato alla cifra di 2830 iscritti ( per il dettaglio, leggi n· 743 in questa conferenza). 2830 iscritti per compiere fino in fondo quel percorso che, grosso modo, e solo a voler stare alla piu' recente attualita' e per dare data certa al suo inizio, possiamo ricostruire qui in Agora' telematica leggendo anche solo pochi testi, Archivio partito radicale: le mozioni congressuali del Partito radicale nel decennio '80 - '90 e in particolare il preambolo al suo Statuto; il manifesto dei Premi Nobel contro lo sterminio per fame; la Dichiarazione dei capi di Stato africani ad esso susseguente.
Come e' scritto grosso modo nel manifesto - appello dei Premi Nobel, : perche' la civilta' umana non sia piu' costruita sui milioni di cadaveri di coloro che non riescono a sopravvivere, perche' il volto del nostro pianeta non sia quello dei campi di sterminio regolarmente diffusi sulla sua superficie, occorre che gli inermi non siano inerti; occorre che le genti, e la gente, le persone, sappiano, siano informate; occorre lo specifico organizzarsi, di parte, di quella parte, di quelle persone che non sopportano e non intendono piu' tollerare, lo sterminio per fame, l'ingiustizia, la violenza, e che invece vogliono estendere intorno a loro il perimetro di un giardino fiorito, il perimetro della vita, della liberta', che vogliono letteralmente far fiorire un deserto che e' anche deserto della speranza e dell'immaginazione dentro ognuno di noi; occorre che queste persone si diano l'obiettivo concreto di fermare l'Olocausto; occorre che dei Parlamenti votino e scelgano coerentemente dei bilanci...; occorre scegl
iere, agire, vivere, fare vivere.
Certo: ci sono molte critiche, molti dubbi che possono essere sollevati contro il partito radicale, "questo" partito radicale. Per esempio circa la coerenza tra mezzi e fini. Anzi, contro questo partito radicale una critica decisiva per esempio viene sollevata da quei cattolici contro l'aborto: che non si puo' essere coerentemente contro lo sterminio per fame e ammettere l'aborto. Una critica che e' esemplare di tutto un modo, molto umano, ma non per questo giusto, bello o moralmente rispettoso, di sacrificare l'oggi, e per esempio, la vita concreta di una persona, bambina, bambino, vecchia o vecchio, al domani, al progetto di vita comunque da garantire: pazienza se e' il frutto di uno stupro, pazienza se la madre non potra' tenerlo con se', caritatevolmente un'istituzione se ne prendera' cura...; o magari la critica di quelle serie persone che del partito radicale trovano tutto molto giusto, ma non sopportano Cicciolina e il suo mondo osceno, pornografico, e ne sentono offeso il loro sistema di valori e di
principi. Senza forse domandarsi perche' le riviste pornografiche vengono classificate "per adulti", mentre i fumetti di guerra vanno tranquillamente in mano ai bambini: e magari qualcuno di questi, da grande, diventa produttore di "snuffs" ( i pornovideo omicidi ) o rapitore di reni.
2830 iscritti al partito radicale, aggiornamento del 12.04.91. L'iscrizione al partito radicale e' e non puo' che essere, un'iscrizione quotidiana e annuale. Su quegli obiettivi il partito radicale e' costituito, da almeno un decennio, come parte e partito che e' "impresa" nel senso complessivo, globale del termine; "intrapresa" che necessita di costruzione individuale e collettiva; che e' "intellettuale collettivo" oppure non e'; che e' sperimentazione in vivo di una teoria della prassi, oppure non e'; che e' organizzazione funzionale, orientata alla soluzione dei problemi, e vive e dimostra con i risultati l'efficacia e la riproducibilita' della propria metodologia organizzativa.
A tutti coloro che sono arrivati a leggere fino in fondo, che e' l'equivalente, in questo comizio telematico unilaterale, dell'essere rimasti in piedi, in piazza, ad ascoltare l'oratore pazzo dal suo podio bizzarro, l'appello piu' vivo alla vita, alla scelta dell'iscrizione al Partito radicale del 1991: per la quale e' necessario inviare almeno l'1% del prodotto medio del proprio paese di residenza( per l'Italia, 208.000 lire, l'equivalente di una quota minima di 570 lire al giorno: mezzo caffe' al bar o mezzo biglietto di una metropolitana, ma vero biglietto di quest'autobus sgangherato che pero' rassomiglia ad una fantapolitica astronave ) all'indirizzo del Partito radicale, Via di Torre Argentina 76, 00186 Roma. Di piu', se e' possibile, e aggiungendo in questo caso, almeno altre 50.000 lirette per il Coordinamento radicale antiproibizionista. E via di seguito, cosi' che per cortesia, chi piu' ha, piu' dia. Grazie per la vostra attenzione, e viva, viva, viva, quello che siamo, quello che di bello, di buon
o, di giusto, di amichevole e di nonviolento viviamo, speriamo, e regaliamo anche agli altri.
Gaetano