Di seguito la lettera con la quale Carlo Tognoli, ministro per il turismo e lo spettacolo, annuncia l'iscrizione al Pr:
Roma, 17 ottobre 1991
All'attenzione del
on. Marco Pannella
on. Sergio Stanzani
Carissimi,
ho volentieri accolto la proposta che Marco Pannella mi ha fatto di iscrivermi al Partito Radicale. Come sapete per me è la 'seconda tessera' dopo quella del PSI, al quale sono iscritto da 33 anni.
Desidero sottolineare le ragioni che mi hanno indotto a fare questa scelta.
La prima è che nel 1991 cade il centesimo della Fondazione della rivista Critica Sociale (che "immeritatamente" dirigo) fondata da Anna Kulisciov e Filippo Turati: poiché il periodico nacque per l'emancipazione del mondo del lavoro, ma anche per la difesa dei diritti civili, mi è sembrato giusto condividere, anche con l'adesione al Partito Radicale, le battaglie che i radicali hanno condotto e conducono in questo senso.
Le altre ragioni stanno nel fatto che condivido la concezione della non violenza, vera e sincera, sostenuta dal Partito Radicale senza confusioni col pacifismo strumentale che periodicamente riemerge in Italia e in Europa; che condivido l'impostazione federalista dei radicali nella costruzione dell'Europa e il richiamo al liberalsocialismo di Rosselli e Calogero.
Ma desidero anche dichiarare che non condivido per nulla l'impostazione antiproibizionista sostenuta dai radicali sul fronte della lotta contro la droga, né l'impostazione anticlericale, che rischia di trascurare l'ispirazione e l'azione di forte solidarietà umana e sociale che anima una parte dei cattolici e dei cristiani in Italia e in Europa. So che il "clericalismo" non è il cristianesimo, ma l'anticlericalismo proclamato può indurre in equivoci.
Tuttavia conoscendo la forte concezione democratica dei radicali, so che essi accetteranno anche queste mie obiezioni.
Infine voglio anche aggiungere che alla base della mia adesione sta il sentimento di stima, di apprezzamento e di amicizia nei confronti vostri, Pannella e Stanzani, e nei confronti di Emma Bonino.
Dicendo questo non penso a discriminazione alcuna nei confronti di altri dirigenti radicali, ma voglio sottolineare un rapporto personale che non voglio dimenticare.
Con viva cordialità,
vostro
Carlo Tognoli